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Atletica, Elena Vallortigara sulle orme di Antonietta di Martino: medaglia nell’alto 11 anni dopo. E l’esplosione tardiva…

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Elena Vallortigara è diventata la seconda italiana a conquistare una medaglia nel salto in alto ai Mondiali di atletica leggera. La veneta si è messa al collo il bronzo a Eugene (Oregon, USA), rinverdendo i fasti di Antonietta Di Martino. La campana di Cava de’ Tirreni riuscì nell’impresa di salire sul podio iridato in ben tre occasioni, senza mai fare risuonare l’Inno di Mameli nonostante misure eccezionali saltate in tutte le occasioni.

La campana si tinse d’argento a Osaka 2007 quando realizzò il record italiano di 2.03 metri, venendo però battuta dalla croata Blanka Vlasic (2.05). A Berlino 2009 si issò a 1.99 per portare a casa il bronzo alle spalle ancora di Vlasic (2.04) e della tedesca Ariane Friedrich (2.02). A Daegu 2011, invece, superò i 2 metri al terzo tentativo per mettersi al collo il bronzo, poi fu la russa Anna Chicherova a fare festa (2.03 alla prima) davanti a Vlasic (2.03 alla seconda).

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Dopo undici anni l’Italia è tornare sul podio in questa specialità, che lo scorso anno ci regalò l’oro olimpico con Gianmarco Tamberi. Elena Vallortigara è sulle orme di Antonietta Di Martino anche per un altro aspetto: entrambe sono esplose tardivamente: la veneta ha fatto festa oggi a 30 anni, la campana ne aveva 29 in occasione del suo primo alloro iridato. L’auspicio è che possa andare avanti su questa strada e togliersi altre soddisfazioni, magari anche ai Giochi dove invece la primatista nazionale non andò oltre il settimo posto a Pechino 2008.

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL

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