Seguici su

Senza categoria

Atletica, Filippo Tortu: “Orgoglioso del personale, ma ho l’amaro in bocca. Staffetta? Senza Jacobs…”

Pubblicato

il

Filippo Tortu non è riuscito ad agguantare la finale dei 200 metri ai Mondiali 2022 di atletica leggera. Il Campione Olimpico della 4×100 è stato beffato per tre millesimi: questa è la distanza irrisoria che separa il velocista brianzolo dal canadese Aaron Brown, secondo nella sua semifinale e ammesso all’atto conclusivo. L’azzurro inseguiva una nuova magia dopo aver disputato la finale dei 100 metri ai Mondiali 2019, ha corso brillantemente e ha anche firmato il proprio primato personale (20.10), ma purtroppo non è bastato per proseguire la propria avventura sulla pista di Eugene (Oregon, USA).

Filippo Tortu ha analizzato la propria prestazione ai microfoni della Rai: “Non me la sono meritata abbastanza. Ci voleva un centesimo in meno: l’anno scorso quel centesimo mi ha fatto tanto gioire (si riferisce alla trionfale volata contro i britannici nella 4×100 alle Olimpiadi, n.d.r.) e quest’anno mi lascia l’amaro in bocca. Ho fatto il personale: forse ho corso peggio della batteria, ma sono orgoglioso di avere fatto qua il personale“.

Atletica, Filippo Tortu eliminato per 3 millesimi ai Mondiali! Il personale di 20.10 non basta per la finale

L’azzurro non ha indugi: “Questo è il migliore 200 della carriera, il cronometro è abbastanza chiaro e non lascia interpretazioni. Sono anche meno stanco del solito, l’ho gestito bene. Ho visto che era avanti Brown all’esterno, lo vedevo e ho detto vado a prenderlo, ma gli ultimi dieci metri non ne avevo più, mi sono partiti i piedi indietro. Fa male uscire di un centesimo, ma questo è lo sport che amo: un anno mi faceva mettere le mani dei capelli (la sua iconica esultanza al traguardo della staffetta) e l’anno dopo…“.

Il nostro portacolori si è proiettato anche verso la staffetta, che purtroppo sarà priva di Marcell Jacobs: “Perdiamo la nostra punta di diamante: se hai in squadra un bi-campione olimpico parti con la consapevolezza di avere in squadra uno dei più forti al mondo, ma la staffetta è fatta anche da altre persone. Abbiamo vinto l’oro e cercheremo di vendere cara la pelle“.

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità