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Atletica, Gianmarco Tamberi accarezza la medaglia ai Mondiali! 4° con 2.33, Barshim vince con 2.37

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Gianmarco Tamberi ha dimostrato ancora una volta di essere un fuoriclasse assoluto, capace di tirare fuori il colpo da maestro quando conta davvero, dall’alto di un talento sconfinato e di una caparbietà agonistica che non ha eguali. Il Campione Olimpico di salto in alto ha disputato una finale da assoluto protagonista ai Mondiali 2022 di atletica leggera, nonostante una marcia di avvicinamento caratterizzata da un fastidio alla gamba di stacco e una qualificazione in cui era riemerso per ben due volte quando era con le spalle al muro (2.25 e 2.28 al terzo tentativo).

Gianmarco Tamberi ha concluso al quarto posto dopo aver superato 2.33 metri al secondo tentativo ed essere poi incappato in tre nulli a 2.35. Il ribattezzato Gimbo ha dovuto battagliare contro l’infiammazione a un nervo che non gli ha lasciato pace nell’ultimo mese, ma con estro e fantasia ha saputo andare oltre le ben più rosee aspettative della vigilia. Il marchigiano ha convinto dal punto di vista tecnico sulla pedana di Eugene (Oregon, USA): ampi balzi a 2.19, 2.24 e 2.27; il primo assalto a 2.30 è buonissimo, ma sfiora l’asticella ed è sfortunato, poi la magia al terzo tentativo.

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La quota di 2.33 appare improba, anche perché in stagione non è andato oltre al 2.30 di Ostrava, ma da autentico fuoriclasse qual è firma lo stagionale nell’evento di riferimento dell’annata agonistica: rincorsa impeccabile e vola sopra l’asticella, c’è addirittura la luce per il sigillo al secondo tentativo. In quel momento il nostro portacolori ha addirittura la medaglia al collo, ma poi Sanghyeok Woo supera 2.33 alla terza e poi firma il 2.35, relegando il rinominato Half Shave ai piedi del podio.

Uno scroscio di applausi per Gianmarco Tamberi: lo scorso 1° agosto trionfò alle Olimpiadi con un magistrale 2.37 ed era in perfette condizioni fisiche, oggi non era di certo al top della forma eppure ha ottenuto il miglior risultato della carriera in una rassegna iridata all’aperto. Il sogno di conquistare l’unica medaglia d’oro che manca al suo palmares (ha già trionfato anche ai Mondiali Indoor e agli Europei in entrambe le versioni) è rinviato al prossimo anno a Budapest.

A vincere una gara di enorme spessore tecnico è stato il qatarino Mutaz Essa Barshim. L’altro Campione Olimpico, l’uomo con cui Tamberi ha condiviso l’oro ai Giochi. Il 31enne si è reso protagonista di un percorso netto fino a 2.37 (miglior prestazione mondiale stagionale), dove ha definitivamente dato lo scacco matto e ha conquistato il terzo titolo iridato consecutivo. L’asiatico aveva gareggiato molto poco nel corso della stagione e si è presentato in sordina a questo appuntamento, ma da vero fenomeno ha trionfato con immensa autorevolezza (ha poi anche cercato un 2.42 per mettere il punto esclamativo, purtroppo non riuscito).

Il sudcoreano Sanghyeok Woo, Campione del Mondo Indoor e grande favorito della vigilia, si è dovuto accontentare della medaglia d’argento: ha superato 2.33 al terzo tentativo dando un dispiacere a Tamberi, poi 2.35 alla seconda e successivamente poco ha potuto contro l’indemoniato Barshim. Il podio è completato dall’ucraino Andriy Protsenko (2.33 alla prima), quinto lo statunitense Shelby McEwen (2.30), a 2.27 si sono fermati i vari Django Lovett, Luis Enrique Zayas, Tomohiro Shinno, JuVaughn Harrison, Joel Baden.

Foto: Lapresse

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