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Atletica, Mondiali 2022: Dallavalle e Ihemeje ai piedi del podio. Spallata Peters, Pichardo vola, 4×100 a sorpresa
A Eugene (Oregon, USA) è andata in scena la nona giornata dei Mondiali 2022 di atletica leggera. L’Italia si è distinta nel salto triplo (Andrea Dallavalle si è fermato a sei centimetri dalla medaglia di bronzo; Emanuel Ihemeje ha concluso in quinta piazza) e festeggia la qualificazione alla finale della 4×400 femminile, mentre pesa la cocente eliminazione della 4×400 maschile.
Si sono assegnati ben sei titoli: Pedro Pichardo nel salto triplo maschile, Emmanuel Korir sugli 800 metri maschili, Gudaf Tsegay sui 5000 metri femminili, Anderson Peters nel tiro del giavellotto maschile, USA nella 4×100 femminile, Canada nella 4×100 maschile. Di seguito tutti i risultati della notte a Eugene.
FINALI
SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Il portoghese Pedro Pichardo ha confermato il pronostico della vigilia, trionfando con un perentorio balzo a 17.95 metri (miglior prestazione mondiale stagionale). Andrea Dallavalle si è fermato ad appena sei centimetri dalla medaglia di bronzo, ovvero quelli che lo separano dal cinese Yaming Zhu (17.25 contro 17.31). L’argento è finito al collo del burkinabé Hugues Fabrice Zango (17.55), bel quinto posto del nostro Emanuel Ihemeje (17.17). Clicca qui per la cronaca completa.
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Anderson Peters dalla piccola Grenada riesce a difendere il titolo conquistato tre anni fa a Doha. Il caraibico si è imposto grazie a un’eccezionale spallata da 90.54 metri, con cui è riuscito a battere l’indiano Neeraj Chopra. Il Campione Olimpico ha mancato l’appuntamento con il titolo iridato per due metri abbondanti (88.13) e sale così sul secondo gradino del podio con quattro centimetri di vantaggio nei confronti del ceco Jakub Vadlejech (88.09).
800 METRI (MASCHILE) – Azione dirompente del keniano Emmanuel Kipkurui Korir, che mette il turbo a metà del giro conclusivo e lascia sul posto tutti gli avversari. Il Campione Olimpico di Tokyo 2020 conquista il primo titolo iridato della carriera, confermando tutti i pronostici della vigilia grazie a un’azione di forza perentoria a cui i suoi avversari non hanno potuto rispondere. Il podio è stato completato dall’algerino Djamel Sedjati (1:44.14) e dal canadese Marco Arop (1:44.28), che si sono lasciati alle spalle il keniano Emmanuel Wanyonyi (1:44.54) e l’algerino Slimane Moula (1:44.85).
5000 METRI (FEMMINILE) – Stupenda battaglia a tre nell’ultimo giro. A lanciarla è l’olandese Sifan Hassan, ma la Campionessa Olimpica non è nella sua migliore forma fisica e sul rettilineo conclusivo scivola indietro fino al sesto posto (14:48.12). A primeggiare è così la scatenata etiope Gudaf Tsegay, che conquista il suo primo titolo iridato con il tempo di 14:46.29. L’africana si era messa al collo la medaglia di bronzo ai Giochi della scorsa estate e oggi ha conquistato il secondo alloro in questa rassegna iridata dopo l’argento sui 1500 metri. Alle sue spalle si sono piazzate la keniana Beatrice Chebet (14:46.75) e l’altra etiope Dawit Seyaum (14:47.36).
4X100 (MASCHILE) – Gli USA partivano con tutti i favori del pronostico, nonostante l’assenza dell’infortunato Fred Kerley (Campione del Mondo dei 100 metri), ma hanno pasticciato troppo nei cambi e si sono dovuti accontentare del secondo posto. Christian Coleman, Noah Lyles (Campione del Mondo dei 200 metri), Elijah Hall e Marvin Bracy si fermano in 37.55, battuti dallo strepitoso Canada. Aaron Blake, Jerome Blake e Brendon Rodney sono stati impeccabili, poi la firma finale è stata messa da un superbo André De Grasse, Campione Olimpico dei 200 metri che si è rialzato dopo le delusioni delle gare individuali e ha trascinato la squadra verso il trionfo in 37.48. Bronzo per la Gran Breetagna (37.83) che ha avuto la meglio sulla Giamaica (38.06) e sul Ghana (38.07, record nazionale).
4X400 (FEMMINILE) – Epilogo inatteso: la Giamaica schierava il podio dei 100 metri con Shelly-Ann Fraser-Pryce, Shericka Jackson, Elaine Thompson-Herah e ha perso. Le caraibiche pagano un cambio impreciso tra Kemba Nelson e Thompson-Herah, chiudendo in 48.14 e venendo così sverniciate per quattro centesimi dagli USA di Melissa Jefferson, Abby Steiner, Jenna Prandini, Twanisha Terry (41.14). Bronzo alla Germania (42.03), l’Italia chiude in ottava posizione (42.92), non riuscendo a migliorare il record italiano siglato ieri (42.71) a causa di qualche imprecisione. Clicca qui per la cronaca completa.
BATTERIE E PRIMA PARTE DECATHLON
DECATHLON – Damian Warner era il grande favorito della vigilia, ma il Campione Olimpico si è infortunato nel corso dei 400 metri e ha dovuto alzare bandiera bianca. A primeggiare dopo quattro prove è il portoricano Ayden Owens-Delerme con 4.606 punti (frutto del sensazionale 45.07 sul giro di pista), davanti al canadese Pierce Lepage (4485) e allo statunitense Zachery Ziemek (4469). L’accreditato francese Kevin Mayer è sesto con 4372.
4×400 (FEMMINILE) – L’Italia si qualifica alla finale con il secondo tempo di ripescaggio. Clicca qui per la cronaca completa.
4×400 (MASCHILE) – L’Italia delude e viene eliminata dopo il quinto posto nella seconda batteria. Clicca qui per la cronaca completa.
Foto: Lapresse