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Atletica, Mondiali 2022: gli avversari di Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Woo favorito, c’è Barshim

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Gianmarco Tamberi non si presenterà ai Mondiali nelle migliori condizioni fisiche possibili. Il Campione Olimpico di salto in alto sta infatti facendo i conti con un fastidio alla gamba di stacco, che lo ha sensibilmente danneggiato nella marcia di avvicinamento alla rassegna iridata. Il marchigiano ha accusato questo acciacco nel corso dell’ultimo mese e infatti ha faticato anche in occasione dei Campionati Italiani, dove ha vinto con un non eccezionale 2.26. Il ribattezzato Gimbo scenderà in pedana a Eugene (Oregon, USA) per inseguire l’unica medaglia d’oro che gli manca a livello internazionale, ma la missione si preannuncia estremamente complicata per il nostro portacolori.

Gianmarco Tamberi ha conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor, presentandosi a Belgrado senza gare nelle gambe e riuscendo a salire sul podio con un buon balzo a 2.31 metri. All’aperto, però, il primatista italiano non è riuscito a prendere il volo e infatti non è andato oltre il 2.30 di Ostrava. Il numero 1 del ranking mondiale, che vanta un personale di 2.39, è nel novero dei tanti pretendenti a una medaglia. Il grande favorito della vigilia è il sudcoreano Sanghyeok Woo, quarto ai Giochi e Campione del Mondo al coperto con un superbo 2.36. Si presenta con un convincente 2.33 all’aperto lo statunnitense Shelby McEwen, poi andranno monitorati anche gli altri due americani: JuVaughn Harrison (Mr Jump, finalista olimpico nel lungo e nell’alto, 2.32 di stagionale in sala) e Vernon Turner (2.32 in stagione).

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Il qatarino Mutaz Essa Barshim, l’altro Campione Olimpico, non è andato oltre un 2.30 in questa anna agonistica ed è preceduto nella entry list dallo svizzero Loic Gasch (2.31, argento ai Mondiali al coperto), dal brasiliano Thiago Moura (2.31) e dal neozelandese Hamish Kerr (2.31). Andranno temuti anche l’ucraino Andriy Protsenko e il tedesco Mateusz Przybylko. Il canadese Django Lovett, il cubano Luis Enrique Zayas, il messicano Edgar Rivera e l’australiano Brandon Starc appaiono inferiori.

Foto: Lapresse

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