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Atletica, Mondiali 2022: nona giornata. Va in scena il festival delle staffette! L’Italia punta forte su Ihemeje nel triplo. Larissa Iapichino vuole la finale

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Penultima giornata campale al Mondiale di Eugene con la volata finale della rassegna iridata ormai lanciata. Si assegnano oggi sei titoli e c’è tanta Italia in pista e in pedana, soprattutto nelle staffette ma non solo. Sono in programma le finali del salto triplo maschile, con due azzurri al via, del tiro del giavellotto maschile, degli 800 metri maschili, dei 5000 femminili e delle due 4×100 maschile e femminile.

Il portoghese Pedro Pablo Pichardo punta al massimo nel triplo, viste alcune assenze pesanti, ma si dovrà guardare dal cubano Lazaro Martinez e dal primatista africano Fabrice Hugues Zango del Burundi. Fuori lo statunitense Claye, gli azzurri, Dallavalle, terzo al mondo in stagione ma non al meglio, e Ihemeje, terzo in qualificazione con un promettente 17.13, possono dire la loro.

Nel giavellotto maschile il favorito numero uno, alla luce di quanto si è visto in stagione è il grenadino Anderson Peters, che deve però fare i conti con un problema fisico. Il campione olimpico Neeraj Chopra è sempre da tenere in considerazione. In lotta per un posto sul podio anche il tedesco Weber che ha accarezzato i 90 metri quest’anno e il ceco Vadlejch, argento mondiale di Londra e Tokyo.

Il Kenya, spesso protagonista su questa distanza, punta forte sul campione olimpico Emmanuel Korir e sul 17enne Emmanuel Wanyonyi. Se il ritmo dei primi 600 metri non sarà indiavolato attenzione all’australiano di origini sudanesi Peter Bol e al francese Tual. Occhio anche all’esperto canadese Arop che sa come affrontare gare così importanti e alla sorprendente coppia algerina Moula e Sedjati, apparsi in grande forma nei primi due turni.

Sifan Hassan sarebbe stata la favorita numero uno dei 5000 ma non è in perfette condizioni fisiche, in una gara dove le etiopi Letesenbet Gidey, Dawit Seyaum e Gudaf Tsegay godono dei favori del pronostico. Non ci sarà per infortunio la burundiana Niyonsaba. La britannica Eilish McColgan (presente anche sui 10.000), la tedesca Klosterhalfen e la primatista norvegese Grovdal hanno buone chances di tenere alta la tradizione europea (Hassan a parte). Gli Stati Uniti si affidano a Cranny e Schweizer e il Kenya a Kipkemboi, Kite e Chebet.

Gli Stati Uniti sulla carta non hanno rivali nella 4×100 maschile. Alle loro spalle Giamaica, Gran Bretagna su tutte, poi può accadere di tutto e tra le outsider di lusso non c sarà l’Italia, eliminata in semifinale. Giamaica favoritissima nella 4×100 femminile con tre fuoriclasse spettacolari che possono sbriciolare ogni record. Britanniche e statunitensi per le piazze d’onore. Dall’Europa arriva anche una delle outsider di lusso, la Svizzera ma attenzione anche alla Nigeria e alla Francia e perché no ad un’Italia molto compatta e solida.

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Inizia il cammino delle due staffette 4×400 italiane. In campo maschile squadra sulla carta molto competitiva ma purtroppo le condizioni fisiche degli atleti al via non sono ottimali e dunque già l’accesso in finale sarebbe un ottimo risultato, così come lo sarebbe in campo femminile. Inizia anche il cammino delle specialiste dei 100 ostacoli tra cui Elisa Di Lazzaro che proverà a superare il primo turno. Fari puntati, in chiave azzurra, anche sulla qualificazione del lungo donne con Larissa Iapichino che proverà a conquistare la sua prima finale iridata.

Al via anche le gare del Decathlon con i primi cinque concorsi: Il canadese Damian Warner, campione olimpico in carica, punta al primo titolo mondiale ma gli avversari non mancano. Ci sono il tedesco Niklas Kaul, campione del mondo a Doha, il primatista mondiale Kevin Mayer, il giovane statunitense Kyle Garland, gli australiani Moloney-Dubler, l’estone Uibo,  Victor di Grenada e Owens di Portorico.

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