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Atletica, Noah Lyles pirotecnico sui 200 ai Mondiali: fulmine da 19.31, fa tremare il record di Usain Bolt

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Noah Lyles ha corso i 200 metri più veloci degli ultimi undici anni. Lo statunitense si è laureato Campione del Mondo con uno straripante 19.31 (0,4 m/s di vento a favore) sulla pista di Eugene (Oregon, USA): ha migliorato di un centesimo la storica prestazione di Michael Johnson (il record del mondo del suo connazionale durò dal 1996 al 2009) e si è avvicinato in maniera sensibile al primato mondiale detenuto dal giamaicano Usain Bolt (19.19 ai Mondiali di Berlino 2009). Il 25enne statunitense ha abbassato il proprio personale di ben 19 centesimi (19.50 tre anni fa a Losanna) ed è diventato il terzo atleta al mondo di tutti i tempi (tra lui e il Fulmine figura anche l’altro giamaicano Yohan Blake con il 19.26 del Meeting di Bruxelles 2011).

Noah Lyles è scattato in maniera perentoria dalla tanto amata settima corsia e ha dominato fin dalle prime battute, rendendosi protagonista di una corsa in progressione ad altissima velocità e protrattasi fin sulla linea del traguardo. Uno show di rara bellezza inscenato dal fresco 25enne (ha spento le candeline quattro giorni fa), che difende il titolo iridato conquistato tre anni fa a Doha e riscatta l’amarezza per la medaglia di bronzo delle Olimpiadi di Tokyo 2020.

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In quell’occasione, quando vinse il canadese André De Grasse (che non è riuscito a qualificarsi all’atto conclusivo di questi Mondiali poiché reduce da una positività al Covid-19), si lamentò per avere pescato la stretta terza corsia, oggi toccata al baby-fenomeno Erriyon Knighton (capace di un superbo 19.49 poche settimane fa). Proprio Knighton ha concluso in terza posizione (19.80) alle spalle di Kenneth Bednarek (19.77) per una tripletta a stelle e strisce davanti al liberiano Jospeh Fahnbulleh (19.84) e al dominicano Alexander Ogando (19.93).

Foto: Lapresse

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