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Atletica
Atletica, pagelle Italia Mondiali. Ponzio e Folorunso i migliori, Jacobs non al meglio, flop Bruni
PAGELLE ITALIA MONDIALI ATLETICA 2022 (15 luglio)
GIANMARCO TAMBERI 7: Non è al meglio e si vede. Manca qualche meccanismo, la condizione fisica non è ottimale e francamente dovesse centrare il podio sarebbe una sorpresa, bella ma pur sempre sorpresa. Quello che non manca mai e che rende Tamberi un campione è il carattere, la determinazione, la capacità di trovare l’energia giusta al momento giusto per rimettere in piedi gare che sembrano compromesse. In tanti avrebbero mollato: lui no e piace, tanto, soprattutto per questo.
MARCO FASSINOTTI 6.5: 2.25 è una misura in linea con le aspettative della vigilia e con quanto mostrato in stagione. Non riesce a fare il colpaccio a 2.28 ma la sua resta comunque una gara positiva. E’ ad un passo dai migliori e i presupposti tecnici ci sono per crescere ulteriormente
LORENZO BENATI 6.5: E’ la media tra l’8 della prova di ieri pomeriggio, sotto i 46″ e quella di questa notte, piuttosto incolore che costringe i compagni ad entrare nel vortice dell’inseguimento.
ALICE MANGIONE 6.5: Il suo lo fa, anche se le manca brillantezza. Si difende in batteria, si difende in finale. In questo momento non può dare tutto e si vede che l’impegno non manca.
BRAYAN LOPEZ 7: Bene in batteria dove serviva una prova maiuscola che è arrivata, in finale se la gioca con Nigeria e Irlanda e si difende con le unghie
AYOMIDE FOLORUNSO 8,5: Due frazioni lanciate che lasciano molto ben sperare per la gara individuale. E’ la MVP dell’Italia, la protagonista che ci si poteva aspettare visti i risultati di quest’anno. Se l’Italia ha perso un posto in finale lo deve soprattutto a lei.
SARA FANTINI 7.5: La consapevolezza del livello raggiunto si vede tutta negli ultimi due lanci che le permettono di volare nella finale iridata. Meccanismi oliati, poco spazio alla tensione, misura eccellente. Vista la concorrenza non è facile illudersi ma l’impressione è che se tutto funzionerà alla perfezione possa arrivare una misura importante in finale.
VALENTINA TRAPLETTI 8: Che gara della marciatrice lombarda che non si lascia ingolosire dal ritmo delle cinesi, imposta il suo passo tenendo nel mirino le protagoniste assolute e pian piano va a riprendere chi paga dazio alla fatica e alle energie spese nella prima parte. Ottava al mondo con un crono molto vicino al personale: Valentina Trapletti entra in un’altra dimensione.
NICOLE COLOMBI 4.5: Prima parte di gara all’insegna della prudenza, poi qualche imperfezione tecnica le costa lo stop e successivamente la squalifica che arriva troppo presto. Lezione da imparare per il futuro.
FRANCESCO FORTUNATO 6.5: La sua gara non è male: 15mo, quarto in Europa, un crono tutto sommato soddisfacente ma resta qualche piccolo rimpianto per quella bella rimonta negli ultimi chilometri. E se fosse partito prima, visto che le energie non mancavano: qualche rimpianto c’è, inutile negarlo.
GIANLUCA PICCHIOTTINO 5: Gara anonima, lontano dai propri tempi migliori e dai protagonisti della gara. Forse ha pagato lo scotto del debutto a questi livelli ma da lui ci si attendeva qualcosa di più.
AHMED ABDELWAHED 7: Non è la sua migliore gara ma basta per prendersi l’ennesima finale internazionale. Qualche indecisione tattica e comunque un tempo più che dignitoso a caratterizzare una batteria dal quoziente di difficoltà altissimo.
ELISA MOLINAROLO 5: Non erano puntati su di lei i fari di appassionati e addetti ai lavori e questo avrebbe dovuto toglierle quella pressione che si è sentita. I tre errori netti a 4.50 non lasciano spazio a rimpianti.
ROBERTA BRUNI 4: Il primo flop azzurro del Mondiale di Eugene porta la sua firma. Una stagione vissuta all’insegna della continuità e di qualche lampo che lasciava ben sperare e la gara peggiore è arrivata proprio nell’occasione più importante. Solo al secondo tentativo ha dato l’impressione di poter aggredire il 4.50 che l’avrebbe portata in finale ma in finale ci sarebbe andata anche senza quel sanguinolento errore a 4.35 e qui in rimpianto non può che essere enorme.
GAIA SABBATINI 7: Cerca di risparmiare più energie possibili e alla fine ci riesce pur prendendosi qualche rischio di troppo per volere a tutti i costi restare alla corda. Tutta esperienza per il futuro: può provarci per entrare in finale!
SINTAYEHU VISSA 6: Esce forse troppo presto dal vivo della gara ma quelli per lei sono ritmi insostenibili. Con un guizzo nel finale si regala qualche speranza di superare il turno ma dura poco. Resta comunque una prova dignitosa.
FEDERICA DEL BUONO 4.5: Brillante per tre quarti di gara, crolla letteralmente nell’ultimo giro e soprattutto nel rettilineo finale fallendo clamorosamente l’obiettivo più che plausibile della qualificazione in semifinale nei 1500. Non è riuscita ad arrivare in forma al momento giusto.
MARCELL JACOBS 6.5: Non forza chiaramente e ottiene la sua miglior prestazione stagionale ma gli altri volano ed essere competitivo a questi livelli diventa molto complicato. Già entrare in finale sarà difficile a meno che Jacobs non inventi una magia delle sue. Non resta che attendere la prossima notte.
CHITURU ALI 4.5: Mai realmente in gara. Macchinoso in partenza, imballato nella fase centrale, sicuramente non al meglio fisicamente ma l’occasione per superare il turno c’era.
LEONARDO FABBRI 4.5: Non decolla il lanciatore fiorentino che non avvicina nemmeno la linea di qualificazione e continua a non trovare più i meccanismi giusti dopo l’infortunio dello scorso anno.
NICK PONZIO 8: Che sia la serata giusta si capisce dai 21 metri del debutto, poi spara il peso a 21.35 e risolve ogni incertezza. Sembra essere tornato indietro di due mesi fa ed è riuscito a trovare la condizione al momento giusto. Può stupire.
Foto Lapresse