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ATP Umago 2022: Giulio Zeppieri fermato solo dai crampi, Carlos Alcaraz in finale dopo quasi tre ore

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Sembrava una sfida impossibile, si è trasformata in una lotta durata quasi tre ore nella quale Giulio Zeppieri ha conteso in modo serissimo a Carlos Alcaraz il posto in finale all’ATP 250 di Umago. Alla fine, però, in finale ci va lo spagnolo: 7-5 4-6 6-3 il punteggio finale, con l’azzurro fermato dai crampi proprio nel momento in cui sembrava poter approfittare di un murciano mai completamente a suo agio, e in quel frangente nervoso per aver perso due break di vantaggio.

Si comincia subito nel segno della lotta, con Alcaraz che riesce a procurarsi il primo break al termine di un game molto lungo, con 18 punti giocati. Zeppieri, però, resta attaccato e, dopo la palla break già avuta sull’1-0 in proprio favore e cancellata dallo spagnolo con lo schema servizio-dritto, prima si procura due chance di recuperare sul 2-3 (annullate con altrettanti numeri del murciano), poi concretizza il rientro nel modo più inatteso. Sul 3-4 40-0, infatti, Alcaraz fa un paio di errori, il dritto del laziale fa il resto, si entra in lotta e l’iberico sbaglia il dritto che vale il 4-4. L’azzurro, sul 5-4, riesce anche a procurarsi tre set point (uno con il punto del torneo, difendendo qualsiasi cosa a rete), ma in tutte le occasioni il numero 1 del seeding è attento e bravo a neutralizzare le opportunità. Sullo slancio, e sul 5-5, arriva lo 0-40: Zeppieri piazza due ace, ma la risposta profonda dello spagnolo significa 5-6. Dopo un’ora e 22 minuti questo punteggio diventa, definitivamente, 5-7.

Il classe 2001, fraterno amico di Lorenzo Musetti dal quale è diviso da soli tre mesi, non è però tipo da arrendersi tanto facilmente, riesce a tenere un complicato primo game del secondo parziale e, di lì in poi, ostenta tranquillità. Sul 2-2 e 40-15 Zeppieri l’italiano sbaglia la volée bassa di rovescio, ma Alcaraz, partito per organizzarsi in caso di necessità, nella scivolata si gira la caviglia destra. Inevitabile il medical time out, ma su un simile problema la partita si può completare senza grande affanno. Dopo la fasciatura, arrivano altri game tranquilli per entrambi. Improvvisamente, sul 5-4 per l’italiano e 30-0 per l’iberico, quest’ultimo si trova travolto da un paio di dritti di Zeppieri, in mezzo ai quali arriva il quarto doppio fallo. Sul set point, ancora il dritto di Giulio fa la differenza: 6-4, si va avanti dopo due ore e 12 minuti.

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Sembra però questo il canto del cigno per l’azzurro, che deve subire parecchie sfuriate di Alcaraz: un break arriva facilmente, l’altro dopo che lo spagnolo usa il dritto in tutti i modi possibili pur di prendere ancor più il largo. A quel punto, però, succede qualcosa di diverso da quel che molti iniziano a pensare: Zeppieri non molla, il numero 5 ATP sbaglia due dritti e c’è subito il controbreak dell’1-3. Gli ace dell’italiano toccano quota 10, e poi il mix nervosismo del murciano-dritto mancino dell’azzurro fa il resto: 3-3, è ancora tutto da giocare. Per tutti, ma non per i muscoli della gamba destra del classe 2001 venuto dalle qualificazioni. I crampi si fanno sentire, e lo fanno sul primo punto al servizio di Zeppieri. In breve, la partita termina lì, non essendo più lui in grado di difendersi in condizione di chiara impossibilità di farlo, ma Alcaraz, dopo il 3-6, gli applausi glieli tributa comunque, oltre a un abbraccio a rete.

Finché Zeppieri è in partita, riesce a incidere meglio di Alcaraz con la prima: 60%-59% in campo. 62%-67% il dato dei punti vinti con la citata prima (ma l’azzurro piazza molti dei suoi 10 ace in momenti importanti), e se è vero che con la seconda i numeri dicono 40%-51%, è altrettanto vero che l’italiano ha saputo attaccare la seconda del murciano quasi sempre, e tante volte con profitto.

Foto: LiveMedia/Marco Todaro – LivePhotoSport.it

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