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Basket: Brittney Griner, fermata in Russia per possesso di droga, ammette la sua colpevolezza. Si apre il negoziato per liberarla

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Una vicenda che non sembra vicina alla sua conclusione quella che vede protagonista, suo malgrado, la cestista statunitense Brittney Griner. La fenomenale giocatrice delle Phoenix Mercury è stata fermata ed incarcerata in Russia, ormai 5 mesi fa, per possesso di droga.

Come molte giocatrici della WNBA, durante la offseason americana Griner arrotonda il magro stipendio giocando in campionati europei. Di ritorno da Ekaterinenburg, dove appunto milita la giocatrice, è stata bloccata all’aeroporto di Sheremetyevo perchè in possesso di una sigaretta elettronica con delle cartucce alla cannabis, legali in molti stati americani, ma non in Russia.

Dopo essersi dichiarata innocente, Griner ha ammesso la sua colpevolezza, dichiarando di aver portato per errore il materiale. Con una lettera, la giocatrice si è rivolta al presidente Joe Biden, chiedendogli di non dimenticare chi come lei è “ingiustamente detenuto nelle carceri russe”.

La prossima udienza sarà il 14 luglio, nuovo capitolo di una storia che con lo sport c’entra poco, ma che è l’ennesimo caso dell’infinita lotta di potere tra le due potenze. Varie fonti parlano anche di una possibile trattativa di scambio, con i russi che avrebbero chiesto la liberazione di Viktor Bout, un trafficante d’armi condannato a 25 anni di reclusione negli Stati Uniti.

Foto: LaPresse

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