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Basket: Olimpia Milano-Virtus Bologna e Italia-Spagna, la contemporaneità e la ciclicità della situazione
11 novembre 2022, ore 20:30: Olimpia EA7 Emporio Armani Milano-Virtus Segafredo Bologna, 7° turno di Eurolega 2022-2023. 11 novembre 2022, ora ancora da stabilire: Italia-Spagna, 3° turno delle qualificazioni ai Mondiali di Filippine, Indonesia e Giappone 2023. Poche decine di minuti fa, ciò ha sentenziato l’uscita del calendario della competizione continentale, con quello FIBA che era già noto da una settimana.
La mente, in termini storici, torna immediatamente alla stagione 2018-2019, quando Euroleague Basketball riuscì in un’impresa simile, quella di inserire Zalgiris Kaunas-Olimpia Milano nello stesso giorno di Italia-Lituania, anticipandola leggermente di orario rispetto alla partita che poi si giocò a Brescia.
Questa volta, però, la situazione si presta molto facilmente a intrighi di vario genere. Innanzitutto, sul sito dell’Eurolega è scritto chiaramente che il calendario 2022-2023 richiede la ratifica da parte dell’Assemblea Generale dell’ECA. In altre parole: possono sussistere ancora delle modifiche, e può essere che uno dei motivi del contendere sia anche questo.
Non si può nemmeno dimenticare come, all’interno della stessa ECA, ci sia un’autentica guerra tra club in corso, oltre a quella ormai sempiterna che coinvolge anche la FIBA con ritorsioni di vario genere. Jordi Bertomeu è stato sfiduciato da mesi, e non è più la testa pensante di Euroleague Basketball, che però sta avendo problemi a causa di una spaccatura palese. Da una parte i club spagnoli e turchi, dall’altra parte gli altri. E gli spagnoli hanno cercato in qualsiasi modo di tenere Bertomeu in sella. Il nome candidato alla successione è quello di Dejan Bodiroga, leggenda dei parquet europei tra gli Anni ’90 e i 2000, tra Trieste, Olimpia Milano, Real Madrid, Panathinaikos, Barcellona e Virtus Roma.
Nondimeno, c’è anche un problema per Sergio Scariolo: il coach della Virtus Bologna lo è anche della selezione spagnola, il che lo dovrà per forza di cose porre di fronte a una scelta in caso di contemporaneità. Il dono dell’ubiquità, del resto, non è ancora stato inventato per l’essere umano. Questo, però, qualora il diretto interessato sulla panchina iberica ci rimanga: si sono rincorse, infatti, voci per le quali dopo gli Europei 2022 il passo d’addio non sia così peregrino. Tanti temi, in sostanza, per una matassa che andrà presto sbrogliata. Certo, Italia e Spagna il meglio del meglio non l’avrebbero comunque mandato in campo. In questo modo, però, i rapporti Eurolega-FIBA non miglioreranno di certo. Resta da scoprire come reagirà la FIP di fronte a una situazione simile.
Credit: Ciamillo