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Chi è Jonas Vingegaard? L’uomo che ha detronizzato Pogacar e comanda il Tour de France: scossone nel ciclismo

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Jonas Vingegaard è l’uomo che ha dato uno scossone totale al ciclismo contemporaneo. Il danese ha messo alle corde il padrone indiscusso, la stella illuminante, il più forte in circolazione, il dominatore incontrastato. Il 25enne ha letteralmente ribaltato Tadej Pogacar in una sconvolgente, emozionante e leggendaria undicesima tappa del Tour de France 2022. Il nordico ha attaccato a ripetizione insieme ai suoi compagni di squadra (Primoz Roglic stellare) sul Galibier e poi, quando mancavano cinque chilometri alla vetta del durissimo Col du Granon, ha piazzato una micidiale rasoiata. Pogacar non è riuscito a reagire in maniera repentina e gli si è spenta la luce nel giro di pochi secondi: un black-out totale, una crisi nera, una cotta inattesa e quasi tre minuti di ritardo sul traguardo.

Jonas Vingegaard ha spodestato il Re in montagna, gli ha strappato la maglia gialla e si è issato in testa alla classifica generale con 2’16” di vantaggio sul francese Romain Bardet e 2’22” proprio sul vincitore delle ultime due edizioni della Grande Boucle. Uno scacco matto davvero magistrale, che rianima la corsa a tappe più prestigiosa e importante al mondo, che in partenza sembrava già assegnata a tavolino al balcanico. Non stiamo parlando di un carneade, di una rivelazione totale, di un uomo venuto dal nulla e che fino a questa mattina non era annoverato tra i big della kermesse. Il capitano della Jumbo-Visma conquistò il secondo posto lo scorso anno e si è messo in luce fin da subito per eccellenti doti da scalatore, dove riesce a esprimersi in maniera egregia e a fare la differenza in maniera importante.

Tour de France 2022: Jonas Vingegaard eccezionale sulle Alpi, Tadej Pogacar in crisi: perde quasi 3′ e la maglia gialla

Lo stesso Pogacar aveva elogiato le abilità da grimpeur del suo rivale quando si impose a La Super Planche des Belles Filles in volata e oggi ne ha pagato dazio sulla sua stessa pelle. Il nativo di Hillerslev, 175 centimetri per 60 kg, ha conquistato oggi la sua prima tappa alla Grande Boucle. Durante questa stagione è stato secondo alla Tirreno-Adriatico e al Giro del Delfinato (vincendo anche una tappa), a dimostrazione di un encomiabile percorso di avvicinamento al grande evento.

Jonas Vingegaard, al suo ottavo sigillo in carriera, è tesserato per la Jumbo-Visma dal 2019, dopo essere stato per tre anni al Team ColoQuick (una Continental). A cronometro si difende bene, è stato settimo lo scorso 1° luglio a Copenhagen e potrebbe dire la sua anche nella decisiva prova contro il tempo della prossima settimana. In montagna ha dimostrato di essere il migliore al momento, ma attenzione alla possibile reazione rabbiosa di Tadej Pogacar tra Alpe d’Huez e Pirenei.

Foto: Lapresse

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