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Ciclismo, Filippo Zana: “La maglia tricolore mi ripaga di tutto. Tornerò in gara in Repubblica Ceca”

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Filippo Zana si è imposto sul traguardo di Alberobello ai Campionati Italiani 2022, succedendo così a Sonny Colbrelli nell’albo d’oro della competizione. Il 23enne veneto e portacolori della Bardiani CSF Faizanè ha avuto la meglio in una volata ristretta con Lorenzo Rota e Samuele Battistella. Quella di Zana al Campionato Italiano è un’ulteriore conferma del talento di questo ragazzo che era già riuscito a salire sul podio al Tour de l’Avenir e quest’anno ha vinto anche l’Adriatica Ionica Race dopo un Giro d’Italia non brillantissimo.

A qualche giorno di distanza dalla vittoria all’italiano sei riuscito a realizzare quanto fatto domenica ad Alberobello?

“Non ci credo ancora, sono felicissimo. Mi sto godendo il momento, in questi giorni sono a casa ma in completo relax. Poi ricomincerò con calma, il prossimo mese per me è tranquillo. Il 16 luglio andrò in altura a Livigno per due settimane con qualche mio compagno di squadra”.

Che corsa è stata?

“E’ stata una corsa particolare, lunga e faceva molto caldo. All’inizio non stavo benissimo, ho sofferto il caldo e non pensavo di potermela giocare. Poi sul finale stavo bene e ho trovato il giusto colpo di pedale. Penso di aver fatto la volata più bella della mia vita, fino ad ora.”

La Bardiani era la squadra con più corridori al via, ben 16. Come avete impostato la corsa?

“Eravamo la squadra più numerosa e quindi dovevamo animare noi la corsa. Abbiamo cercato di mandare più ragazzi in fuga in modo tale da non dover tirare. Chi arrivava dal Giro aveva una buona gamba e quindi dovevamo stare attenti agli attacchi. Bisognava cogliere il momento giusto e io sono riuscito ad entrare nell’azione buona. Come Bardiani abbiamo corso veramente bene e il lavoro di squadra è stato ripagato. Siamo davvero molto felici”.

Che effetto fa avere la maglia tricolore?

“Non ho ancora realizzato bene, la maglia non ce l’ho ancora. Quando mi arriverà nei prossimi giorni e la userò in bici me ne renderò conto così come alla prima corsa. E’ un sogno che si realizza. Un’emozione indescrivibile”.

In quale corsa la sfoggerai per la prima volta?

“I primi di agosto in Repubblica Ceca al Sazka Tour”. 

Cosa c’è dietro questo grande risultato? 

“Tanti sacrifici, tanto lavoro e tante sofferenze. E’ una vittoria che mi ha ripagato di tutto”.

L’hai dedicata a qualcuno?

“A tutte le persone che mi sono sempre state vicine in tutti questi anni”.

Foto: LivePhotoSport

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