Ciclismo
Ciclismo, Paolo Sangalli: “In Nazionale ruoli ben definiti. Proveremo a difendere la maglia ai Mondiali”
Una stagione da sogno quella che sta vivendo il ciclismo azzurro al femminile. Le vittorie sono tante, di spessore e arrivano con tante atlete diverse. La certezza Elisa Longo Borghini, la conferma Elisa Balsamo e l’enorme crescita di Marta Cavalli guidano il movimento, ma alle loro spalle le atlete di qualità e vincenti sono tante. Con gli appuntamenti per nazionali che si avvicinano, abbiamo parlato con il Commissario Tecnico Paolo Sangalli per farci raccontare di questo 2022 strepitoso.
Ci può fare un bilancio della stagione sinora. I tanti successi raggiunti dalle atlete italiane in questo 2022 erano previste o sono state una piacevole sorpresa?
“Il bilancio è più che positivo. I successi non erano sicuramente previsti fino a questo punto ma allo stesso momento me li aspettavo. Hanno avuto tutte una crescita costante, se costruissimo un grafico con le loro prestazioni sarebbe sempre all’insù. Questi successi quindi dovevano arrivare, era solo questione di tempo. Con Elisa Longo Borghini sono state solo conferme, Marta Cavalli aveva solo bisogno di vincere per acquisire più sicurezza e infatti poi non si è più fermata”.
Parliamo appunto della crescita costante ed organica di queste atlete. Qual è stato e quando è iniziato il percorso che le ha portate a questi livelli?
“Se si va a vedere, praticamente tutte hanno cominciato da junior in pista, che io ritengo fondamentale per molti tipi di corridore. Poi sono passate alla strada con le loro squadre di club o con la Nazionale, ma senza avere la necessità di fare risultato a tutti i costi, ma aspettando che i risultati arrivassero al momento giusto, cosa che poi è successa”.
Secondo lei, questo tipo di modello che tanto ha fruttato al femminile, è replicabile nel settore maschile, sicuramente più in difficoltà in questi anni?
“Io credo che la situazione attuale degli uomini sia dovuta molto ad infortuni, malattie ed imprevisti vari. Ci sono tanti professionisti forti, tanti giovani forti alle loro spalle. Ne parlavo anche con Daniele Bennati quando siamo andati a fare il sopralluogo in Australia, e pensiamo sia un problema del momento, che è molto sfortunato. Corridori in Italia ce ne sono”.
Tornando alla Nazionale femminile. Su cosa state focalizzando il vostro lavoro in questo periodo?
“Dopo i Giochi del Mediterraneo, inizieremo a pensare ai Campionati Europei Junior ed Under 23, prima di quelli per le Elite a Monaco dal 17 al 21 agosto. Solo dopo quelli sarà il momento di pensare ai Mondiali in Australia dove proveremo a difendere la maglia”.
Per questi appuntamenti così importanti, lei crede che la Nazionale possa continuare a lavorare di gruppo ed in armonia come visto nelle ultime stagioni, o avere così tante atlete non solo forti ma anche molto vincenti, possa creare un problema di gestione?
“L’armonia nasce soprattutto perchè le ragazze, oltre ad essere forti, sono estremamente intelligenti. I ruoli saranno chiari e loro sapranno che in quel momento correremo per chi sarà più in condizione. Al Mondiale di Leuven dello scorso anno si è visto come questa squadra sa lavorare insieme e sono certo che anche nel futuro sarà così”.
Foto: Lapresse