Atletica
Come sta Marcell Jacobs? Recupero completo, ai Mondiali per stupire. Kerley guida gli avversari
Marcell Jacobs punta a essere grande protagonista ai Mondiali, che scatteranno domani a Eugene (Oregon, USA). Cosa possiamo aspettarci dal Campione Olimpico dei 100 metri? Quali sono le sue reali ambizioni? Come sta e come si è avvicinato alla rassegna iridata dopo i tanti problemi avuti in stagione? Quali sono gli avversari da tenere in maggiore considerazione?
COME STA MARCELL JACOBS?
A questa domanda ha risposto lo stesso atleta nelle dichiarazioni rilasciate alla vigilia della competizione: “Come sto? Mettiamola così: oggi sono al 97%, il giorno prima della gara sarò al 98%, per la batteria al 99% e per la finale al 100%. Sono qui e adesso mi butto, sono venuto a Eugene per giocarmi tutte le mie carte”. Ricordiamo che il Campione Olimpico ha dovuto fare i conti con una serie di problemi nel corso di questa stagione all’aperto: gastroenterite a Nairobi a inizio maggio, infortunio al bicipite femorale che lo ha tenuto fuori per un mese dopo il Meeting di Savona, fastidio al gluteo che gli ha impedito di prendere parte al test di Stoccolma prima di volare negli USA.
Le parole dell’azzurro sono state eloquenti: “Lo ammetto: per come stavo a Stoccolma a fine giugno, mai avrei pensato di essere qui ai Mondiali. Ma il fastidio che mi ha costretto a saltare quella gara è andato via gradualmente, ora è sotto controllo, ieri abbiamo anche provato le partenze dai blocchi sui 30 metri: lo abbiamo gestito e stiamo continuando a farlo. È un dolore che viene da una problematica della schiena e non da un problema muscolare: ce l’ho da quando sono bambino, ogni tanto salta fuori”.
COME SI È ALLENATO MARCELL JACOBS?
Negli ultimi dieci giorni si è allenato intensamente a Beaverton (non lontano da Portland, sede dello sponsor Nike). Sulla marcia di allenamento si è soffermato l’allenatore Paolo Camossi in un’intervista concessa al Corriere della Sera: “Tutti i lavori che erano da fare sono stati fatti. In un ambiente immerso in una tranquillità assoluta, Marcell ha svolto la sua routine di terapie e allenamenti. La check list è spuntata”.
Il tecnico ha proseguito: “Abbiamo usato la pista nel bosco che tutti sognano di calcare: con il fisioterapista Alberto Marcellini e il chiropratico Renaud Dejean abbiamo smaltito il protocollo di lavoro post Stoccolma. L’intensità è stata gradualmente alzata, ieri abbiamo fatto buone partenze dai blocchi e l’ultima risonanza è stata vista dai medici della Fidal e dallo staff medico americano di Beaverton: la visione è comune, Marcell è pronto“.
COSA ASPETTARSI DA MARCELL JACOBS AI MONDIALI?
Le incognite sono molteplici, proprio a causa dei tanti problemi avuti in stagione e dalle poche gare disputate. Bisogna aggrapparsi al talento innato e alla voglia di emergere di Marcell Jacobs. L’obiettivo è quello di raggiungere la finale e poi cercare una magia nel corpo a corpo con i migliori al mondo: oggettivamente servirà un’impresa per quanto si è visto in questa annata agonistica, probabilmente servirà avvicinare il suo record europeo (9.80) per salire sul podio. Ma con Marcell Jacobs in pista può succedere di tutto…
QUALI SARANNO GLI AVVERSARI DI MARCELL JACOBS AI MONDIALI?
Marcell Jacobs ne ha parlato alla vigilia dell’evento, soffermandosi in particolar modo su Fred Kerley: “Sapevo fosse forte, ma non così tanto. Non corre benissimo tecnicamente però il suo 9.76 mi ha impressionato. In due giorni 9.83, 9.76 e 9.77 è qualcosa di incredibile: sarà l’avversario più tosto, è veramente determinato, ci seguiamo tanto su Instagram e mi rivedo un po’ in lui. In generale tutti gli americani sono forti, come lo sono sempre stati. Ma ricordate il 2021? Tutti puntavano su Bromell per il titolo olimpico e non è entrato nemmeno in finale. Possono succedere tante cose. Io cercherò di restare focalizzato su me stesso e di tenerli tutti dietro…”.
La concorrenza è semplicemente spietata, anche perché nel corso di questa stagione ben 24 uomini sono scesi sotto il muro dei 10 secondi. Il grande favorito della vigilia è appunto Fred Kerley. Il vice campione olimpico ha corso un mirabolante 9.76 ai Trials e in più occasioni ha dimostrato la propria efficienza, di fronte al proprio pubblico vorrà esaltarsi e sarà estremamente difficile da battere. Fanno altrettanta paura gli altri americani Travyon Bromell (9.81) e Marvin Bracy (9.85), senza dimenticarsi di Christian Coleman: il Campione del Mondo in carica vanta un eccellente 9.87 e va preso con le pinze.
Il giamaicano Yohan Blake si è ridestato dopo anni di torpore (9.85) e intimorisce anche il suo giovane connazionale Oblique Seville (9.86). Il keniano Ferdinand Omanyala non avrà l’appeal degli altri rivali, ma ha corso un superbo 9.85 nella sua Nairobi (quel giorno Jacobs non gareggiò a causa della gastroenterite), ammesso che riesca a esserci (ha problemi con il visto). Nelle gerarchie partono attardati uomini come il ghanese Benjamin Azamati (9.90) e il britannico Reece Prescod (9.93).
Foto: Lapresse