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Coni, Giovanni Malagò pessimista: “Sarà difficile ottenere questi risultati, il crollo demografico è un problema serio”
E’ un Giovanni Malago preoccupato in occasione dell’evento per la presentazione del rapporto stilato da Coni ed Istat “I numeri dello sport dopo il Covid-19 da dove riportiamo”. Il numero uno dello sport italiano ha preso parola dal Salone d’Onore del Coni e ha focalizzato il suo intervento su alcuni punti precisi e definiti da lui stesso urgenti e da risolvere il prima possibile.
Questo l’inizio del discorso di Malago: “L’aspetto demografico ormai non è più centrale o urgente, ma è la prima argomentazione e istanza su cui il nostro mondo deve ottenere risposte da chi di competenza. Tra poco nel mondo ci saranno 8 miliardi persone e l’Italia da 25 anni è ferma alla stessa cifra di 60 milioni. Dal 1994 si sono persi 5 milioni di italiani tra i 18 e i 34 anni, che sono quelli che ‘usiamo’ per fare grande lo sport italiano nel mondo: abbiamo i migliori tecnici, penso anche la migliore organizzazione, ma se non succede qualcosa per chi arriverà dopo di me sarà praticamente impossibile ottenere quei risultati che ci hanno resi un modello da imitare”.
Malagò entra poi nel dettaglio del documento redatto con l’Istat: “Oggi riprendiamo una vecchia e sana abitudine che parte da lontano tra Istat e Coni, l’abitudine di raccontare una volta l’anno quanto successo negli esercizi precedenti che è non solo importante ma doveroso, e in questo l’Istat è il soggetto più autorevole, il certificatore ufficiale, e lo ringraziamo per la collaborazione straordinaria. È chiaro che questi dati sono fortissimamente alterati e condizionati da quanto successo nel nostro Paese e non solo, in un momento in cui ci sono Nazioni in grandissima difficoltà anche per l’escalation di questa nuova forma di virus e non si può non tener conto di quanto successo poi a cavallo tra il 2020 e il 2021: la pandemia ha riportato gli atleti tesserati ai livelli del 2008 ed è inevitabile che anche nella prossima stagione si registrerà un nuovo calo”
Una situazione difficile per lo sport italiano: “Bisogna comunque tenere conto nell’ambito dei tesseramenti che ci sono Federazioni che vanno sull’anno solare e altre sull’anno sportivo, ma il dato è che nel 2020 il Coni rappresenta 13 milioni e 113mila persone tesserate, a causa del Covid risultano persi 1 milione e 760 milioni tesserati e iscritti. Nell’ultimo quadriennio olimpico 2017-2020 dopo il boom di tesserati dell’anno post olimpico grazie ai risultati di Rio 2016, le attività hanno poi risentito della sfavorevole congiuntura economica, del calo demografico e degli squilibri dovuti alla riforma del settore”.
Malagò poi parla anche del futuro e di chi subentrerà al suo posto: “Sinora i risultati sono stati ottimi, anche per Parigi 2024 ci sono ottime prospettive. Poi, non si sa. Ci sono molte incognite. Sarà dura, chi verrà al posto mio”.
FOTO: LaPresse