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F1, Austria terra di conferme? Red Bull, Ferrari e Mercedes cercano risposte alle questioni aperte a Silverstone

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La Formula Uno ha a malapena il tempo di metabolizzare il caotico ed emozionante Gran Premio di Gran Bretagna, in quanto non c’è alcuna pausa tra Silverstone e il successivo evento agonistico. Nel weekend, infatti, si corre il GP d’Austria. La prova prevista a Spielberg sarà particolarmente significativa per tutta una serie di ragioni, a cominciare dal fatto di avere al suo interno una Sprint. Dunque si comincerà a fare sul serio già nella giornata di venerdì, quando sono programmate le qualifiche, che serviranno a determinare la griglia di partenza della mini-gara del sabato, prima dell’appuntamento clou domenicale. Ovviamente la Sprint assegnerà punti iridati, il che significa poter muovere maggiormente la classifica rispetto alle abitudini.

Al riguardo il Gran Premio britannico non ha spostato molto, soprattutto perché la Ferrari è reduce dall’ennesima occasione persa. Nonostante una competizione difficile e piena di imprevisti, Red Bull ha limitato i danni. Max Verstappen ha corso con una vettura menomata, ma è comunque arrivato al 7° posto, cedendo solo 6 punti a Charles Leclerc, che per la quarta volta in stagione ha perso una vittoria per colpe non sue. Se al Montmelò e a Baku era stata la power unit a tradirlo, a Silverstone il monegasco è stato colpito dal “fuoco amico” rappresentato da una strategia irrazionale nell’ottica della corsa al Mondiale.  La Scuderia di Maranello ha tutelato Carlos Sainz, che ha arpionato il successo e, sfruttando le sfortune del compagno di squadra, lo ha notevolmente avvicinato in classifica generale.

Così mentre Red Bull non si fa problemi a porre gerarchie interne per massimizzare le proprie possibilità di vincere il titolo, il Cavallino Rampante si trova ad avere un pilota a -43 e l’altro a -54 dall’olandese. D’altronde, al di là dei problemi di affidabilità, Leclerc può legittimamente lamentarsi di aver perso 26 punti esclusivamente per le scellerate decisioni degli strateghi ferraristi. Dal canto suo il Drink Team prosegue per la sua strada e a Spielberg andrà in cerca di conferme in merito ai corposi aggiornamenti presentati in terra inglese. L’impressione è che senza il problema verificatosi sulla RB18, Super Max avrebbe potuto vincere sul velluto. Il Campione del Mondo in carica cercherà dunque di riprendere il filo interrotto per ribadire come il suo bis iridato sia ormai più che probabile.

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La Ferrari invece cercherà di capire se ci può essere modo di riaprire quantomeno la partita per il Mondiale costruttori, visto che quello piloti evidentemente interessa relativamente. Quanto vale la F1-75, a sua volta aggiornata, rispetto alla nuova Red Bull? Aspettiamo il responso dell’Austria per capirlo. Al riguardo sarà interessante capire se la seconda parte di stagione potrà avere una lotta a tre. Mercedes appare sempre più vicina al Drink Team e al Cavallino Rampante. La W13 diventerà la terza attrice di un’annata sinora imperniata su un autentico duopolio?

MONDIALE PILOTI (10 GP SU 22)
181 – VERSTAPPEN Max (Red Bull)
147 – PEREZ Sergio (Red Bull)
138 – LECLERC Charles (Ferrari)

127 – SAINZ Carlos Jr. (Ferrari)
111 – RUSSELL George (Mercedes)
93 – HAMILTON Lewis (Mercedes)
58 – NORRIS Lando (McLaren)
46 – BOTTAS Valtteri (Alfa Romeo)
39 – OCON Esteban (Alpine)
28 – ALONSO Fernando (Alpine)

MONDIALE COSTRUTTORI (10 GP SU 22)
328 – REDBULL
265 – FERRARI
204 – MERCEDES
73 – MCLAREN-Mercedes
67 – ALPINE-Renault
51 – ALFA ROMEO-Ferrari
27 – ALPHA TAURI – RedBull
20 – ASTON MARTIN-Mercedes
18 – HAAS-Ferrari
3 – WILLIAMS-Mercedes

Foto: La Presse

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