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F1, come cambierà il regolamento a Spa: fondo rialzato, un vantaggio per la Mercedes? E la Ferrari…

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La pole position di George Russell in Ungheria lancia uno spunto di riflessione. Sappiamo bene come la FIA abbia preso di petto il fenomeno del porpoising, decidendo di cambiare le direttive tecniche in vista del prossimo anno. Il timore della Federazione Internazionale è che il saltellamento delle monoposto diventi talmente marcato da tramutarsi in una minaccia per l’incolumità dei piloti. Si è presupposto, infatti, che senza un intervento rapido, le vetture della stagione ventura su certe piste possano essere ancora più estreme e impegnative. Troppo. La seconda parte del 2022 sarà quindi una sorta di passaggio intermedio verso il 2023 perché, allo scopo di agire nell’immediato, i controlli sul fondo delle monoposto verranno resi più severi a partire dal GP del Belgio.

I maligni sostengono che le paure relative a conseguenze fisiche siano in realtà un pretesto su cui Mercedes ha fatto leva per provare a colmare il gap da Ferrari e Red Bull. “L’accusa” mossa al team di Brackley è quella di non aver saputo sfruttare le aree grigie del nuovo regolamento, come invece hanno fatto i progettisti di Maranello e Milton Keynes. Toto Wolff al riguardo ha sparato a zero, affermando che il fondo di diverse vetture in griglia flette più di quanto dovrebbe, permettendo di gestire le oscillazioni verticali meglio di quanto non possa essere fatto sulla W13, implicando che le Frecce d’Argento siano in realtà regolari a differenza di altre auto. Il manager viennese non ha puntato il dito contro nessuno, ma il riferimento alla F1-75 e alla RB18 era palese. Quale sia la genesi del “giro di vite” dato dalla Fia, in realtà, è ininfluente. La certezza è che da Spa-Francorchamps i controlli cambieranno.

Sul banco degli imputati sono finiti gli skid-blocks, o “pattini” se si vuole utilizzare la nostra lingua. La federazione internazionale ha constatato come alcune monoposto riescano a farli rientrare quando le rispettive vetture vanno a strisciare sull’asfalto. La conseguenza è quella di poter usare altezze da terra più ridotte senza soffrire del porpoising. Una pratica che, invece, Mercedes non è in grado di sfruttare. I nuovi controlli, decisamente più rigidi rispetto a quelli perpetrati sinora, dovrebbero ridurre la differenza in tal senso. Si parla impropriamente di “fondo rialzato” perché alcune squadre, Ferrari e Red Bull in primis, dovranno verosimilmente alzare la propria altezza da terra.

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Questa mossa cambierà i valori in campo? Impossibile dirlo ora, lo scopriremo tra un mese. Però va rimarcato un fatto. I controlli più stringenti avrebbero dovuto scattare dal GP di Francia, ma è stata concessa una deroga allo scopo di permettere a ogni squadra di adeguarsi. Sarà un caso che sia Ferrari che Red Bull abbiano portato un nuovo fondo tra Spielberg e Le Castellet? Al riguardo è interessante notare come quello prodotto a Maranello abbia funzionato subito, mentre quello di Milton Keynes abbia generato qualche grattacapo più del previsto. Chissà che il lobbying Mercedes, alfine, non possa avvantaggiare proprio le Rosse nel duello iridato con il Drink Team

Foto: La Presse

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