Formula 1

F1, Ferrari beffata da Russell. La Mercedes è rinata? Gli scenari per la gara

Pubblicato

il

Giorni di roboanti dichiarazioni in merito alla volontà di “fare doppietta sia in qualifica che in gara” (parole e musica di chi a Maranello ricopre ruoli di un certo rilievo) sono stati ridicolizzati da un protagonista inatteso. Stamattina solo un amante del rischio avrebbe puntato forte su George Russell quale poleman del Gran Premio d’Ungheria. Oppure avrebbe potuto essere la classica scommessa tanto per provarci, mettendo sul piatto una cifra esigua. Invece il giovane britannico ha fatto saltare il banco, superando di 44 millesimi Carlos Sainz e di 19 centesimi Charles Leclerc, le cui contrite facce in occasione della foto di rito per i primi tre sintetizzavano alla perfezione lo stato d’animo della Scuderia.

La qualifica odierna per la Ferrari è una sconfitta, considerando come si sia inaspettatamente disputata sull’asciutto e soprattutto Max Verstappen abbia avuto un problema alla sua monoposto, a causa del quale ha dovuto rinunciare all’ultimo time attack, dovendosi accontentare di scattare dalla decima casella. La pole position di Russell è una sorpresa clamorosa, perché Mercedes non si aspettava certo di essere un fattore in Ungheria e, soprattutto, aveva costantemente sofferto durante le prove libere del venerdì. Anzi, addirittura ieri la McLaren aveva messo in discussione il ruolo di terza forza delle Frecce d’Argento.

Invece, oggi, abbiamo assistito a un autentico fulmine a ciel sereno. È proprio il caso di dirlo, sia perché non ha piovuto come previsto, sia in senso figurato. Però se vogliamo restare sui modi di dire, una rondine non fa primavera. L’altra Mercedes, quella di Lewis Hamilton, è solo settima. L’epta-Campione del Mondo ha abortito il suo ultimo tentativo a causa di un errore dovuto alla difficoltà nel gestire la scorbutica W13, rimanendo alle spalle anche delle Alpine e della McLaren di Lando Norris. Va inoltre rimarcato come Russell non abbia realizzato il miglior parziale in nessuno dei tre settori in cui è divisa la pista. No, le Frecce d’Argento non sono ancora rinate. Anche se il cronometro non mente e ci dice che il talentuoso ventitreenne inglese ha tirato fuori il proverbiale coniglio dal cilindro.

Cos’è successo a Max Verstappen? Problemi alla batteria in qualifica, ora dovrà rimontare

Evidentemente l’abbassamento della colonnina di mercurio ha intirizzito la F1-75, dominante con la calura del venerdì. Dunque, sul giro secco la Scuderia ha patito uno smacco, ma cosa dobbiamo aspettarci dalla gara? Ieri abbiamo visto come il margine di cui il Cavallino Rampante godeva con mescola media fosse superiore a quello con le soft. Una dinamica incoraggiante in vista di domenica, quando però non si correrà in condizioni prettamente estive, bensì con temperature relativamente fresche.

Cionondimeno, le Rosse hanno ancora tutte le carte in regola per firmare la doppietta auspicata, soprattutto perché le Red Bull sono imbrigliate a centro griglia. La magia sulla tornata singola è un conto, farlo per 77 giri e con serbatoio pieno è un altro paio di maniche, nelle quali è più difficile trovare un asso. Russell non va sottovalutato, ma in casa Ferrari saranno cruciali due dinamiche. La prima sarà la partenza. Scavalcare subito la Mercedes con almeno una vettura sarebbe l’ideale, ma per quello ci può essere tempo. Sarà più importante evitare di perdere posizioni al via in favore di Lando Norris o del sempre arrembante Fernando Alonso.

Inoltre, e soprattutto, bisognerà avere pazienza. Le Red Bull stanno inguaiate, come direbbero a Napoli, e faticheranno a uscire dal pantano del midfield (sempre che questa scolorita versione di Sergio Perez possa riuscirci). Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno quindi tutto il tempo di costruire il sorpasso su Russell per poi andare a giocarsi il successo tra loro. Bisognerà evitare di farsi prendere dalla foga e non sbagliare. Il pacchetto ferrarista rimane il più competitivo. Resta “solo” da sfruttarlo.

Foto: La Presse

Exit mobile version