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F1, i prossimi 5 GP avranno “valore doppio” nell’ottica del Mondiale. Francia prima tappa della fase cruciale del 2022

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Il Mondiale di Formula Uno è letteralmente al giro di boa. Undici gare sono andate in archivio e altrettante devono ancora disputarsi. Siamo, dunque, a metà del guado di una stagione caratterizzata dal dualismo fra la Red Bull e la Ferrari. Al momento il Drink Team ha ottenuto 7 successi contro i 4 del Cavallino Rampante, ma il bilancio avrebbe potuto tranquillamente essere invertito se le circostanze fossero state diverse. Per quanto si è visto in pista, la differenza reale tra Max Verstappen e Charles Leclerc è ben inferiore ai 38 punti che attualmente separano i due ventiquattrenni. Al contempo, sul piano delle performance non si vede una forbice di 56 lunghezze fra la squadra di Milton Keynes e quella di Maranello.

Tuttavia le distanze non sono bugiarde. L’olandese e il suo team meritano di avere un vantaggio del genere perché non hanno sprecato assolutamente nulla. Invece la Scuderia fondata dal Drake ha sciupato diverse opportunità. Non parliamo dei ritiri causati da rotture meccaniche, l’affidabilità delle vetture è da sempre un fattore determinante nelle corse automobilistiche, bensì dagli accadimenti di Montecarlo e Silverstone. In Ferrari si è perseguita la politica di non porre gerarchie tra i due piloti, finendo per danneggiare chi aveva dimostrato di meritarsi i galloni di numero uno.

Le incertezze nel GP del Principato e la strategia tafazziana in quello britannico sono costate 26 punti a Leclerc, che senza colpa alcuna ha perso due vittorie altamente probabili, dovendo ingurgitare in entrambi i casi l’amaro calice del quarto posto. Ventisei punti, l’equivalente di un Gran Premio. In altre parole, Ferrari ha regalato una gara di vantaggio a Verstappen nella corsa iridata. Ci saranno ancora undici tappe prima del traguardo finale, ma come ha giustamente detto Christian Horner, le prossime cinque saranno quelle cruciali.

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D’altronde il Cavallino Rampante si gioca gran parte delle proprie chance da qui a Monza. L’appuntamento di casa, fissato per metà settembre, rappresenterà uno spartiacque. Dopo il Gran Premio d’Italia mancheranno sei gare al termine della stagione e la situazione in classifica generale determinerà i connotati dell’autunno. Se Verstappen e Leclerc dovessero essere ancora in bagarre, allora le prove asiatiche e americane saranno infuocate. Viceversa, se la bandiera a scacchi sventolata nell’autodromo brianzolo dovesse sancire una fuga dell’olandese nella graduatoria iridata, a Maranello si potrebbe anche decidere di alzare bandiera bianca per la stagione corrente e cominciare a lavorare in ottica 2023.

Dunque 11 GP da disputare, ma in realtà i prossimi 5 valgono doppio perché stabiliranno se i successivi 6 avranno davvero un senso, ovvero se potranno essere palcoscenico di un duello al fulmicotone per il titolo 2022, oppure se dovranno solo certificare il momento in cui Super Max potrà festeggiare il bis iridato. Insomma le circostanze hanno fatto sì che Francia, Ungheria e il trittico di fine estate abbiano un peso specifico superiore a quello degli appuntamenti autunnali, perché l’importanza di questi ultimi dipende dall’esito di quelli europei precedenti.

Foto: La Presse

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