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F1, il team radio di Leclerc: “Hard terribili, perché le abbiamo montate?”. La risposta incomprensibile dell’ingegnere

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Charles Leclerc è stato pesantemente danneggiato dalla bizzarra strategia della Ferrari di montare gomme hard sulla sua monoposto quando il monegasco si trovava al comando del GP d’Ungheria 2022. Mancavano una trentina di giri al termine e la temperatura dell’asfalto all’Hungaroring era molto bassa, eppure gli uomini della Scuderia di Maranello hanno deciso di adottare uno schema di gara incomprensibile. Il monegasco stava andando così bene sugli pneumatici medi e invece questo stravolgimento lo ha fatto scivolare al sesto posto.

Il team principal Mattia Binotto ha dichiarato che era la macchina a non funzionare e che i risultati deludenti (da aggiungere anche il quarto posto di Carlos Sainz) non sono frutto della strategia sbagliata. Charles Leclerc non si è trovato d’accordo:Stavo andando così bene con le gomme gialle, dobbiamo parlare con la squadra per migliorare“. Il clima in seno alla squadra non è di certo dei più sereni alla vigilia della pausa estiva (si tornerà in pista a fine agosto con la tripletta Spa-Zandvoort-Monza).

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A fare parlare è stato anche il team radio intercorso tra Charles Leclerc e il suo ingegnere di pista Xavier Marcos. Il colloquio in lingua inglese (di cui riportiamo la traduzione nel nostro idioma) è emblematico:

Leclerc: “Oh mio Dio. Le hard sono state terribili, per questo volevo rimanere sulle medie il più possibile. Le hard andavano veramente male. È successo a tutti o solo a noi?
Marcos: “Era lo stesso per tutti con le dure”.
Leclerc: “Perché le abbiamo montate allora? C’era un motivo?”.
Marcos: [incomprensibile].
Leclerc: “Ok”.
Leclerc: “Siamo gli unici ad esserci fermati tre volte”.
Marcos: “Di quelli davanti sì. Più indietro qualcuno ha fatto tre soste”.
Leclerc: “Ricevuto”.

Il passaggio incomprensibile di Marcos è dovuto al fatto che ha utilizzato un gergo in codice, che soltanto chi fa parte della scuderia può riconoscere. Infatti Leclerc ha risposto con un laconico “ok”, ma era visibilmente incredulo per quanto era successo in pista. Se ne parlerà nei prossimi giorni.

Foto: Lapresse

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