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F1, Lewis Hamilton si affida al suo “talismano ungherese”. All’Hungaroring ha brillato anche negli anni più bui

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Sono ormai andati in archivio 12 Gran Premi della stagione 2022 di Formula Uno. La notizia è che Lewis Hamilton non ne ha ancora vinto uno! Mai, infatti, il britannico era arrivato al tredicesimo appuntamento agonistico di un anno solare senza essere passato per primo sotto la bandiera a scacchi. Le attese più lunghe prima di quella corrente erano datate 2009 e 2013, quando l’inglese si impose al decimo tentativo. Però va rimarcato un dato. In entrambi i casi, il digiuno venne spezzato all’Hungaroring, dove guarda a caso si correrà domenica. Attenzione a non sottovalutare il “talismano ungherese”, perché in passato il Re Nero ha saputo trionfarvi assolutamente a sorpresa.

L’esempio più eclatante è quello del 2009. Hamilton sta vivendo una stagione assolutamente disastrosa. Nei primi nove GP non sale mai sul podio e il suo risultato più nobile è il quarto posto del Bahrain. Addirittura arriva a Budapest reduce da una sequenza di cinque gare concluse fuori dalla zona punti!  Eppure, una volta giunto in Ungheria, si compie la “metamorfosi”. Il britannico si qualifica quarto, parte bene ponendosi alle spalle della Renault di Fernando Alonso e della Red Bull di Mark Webber. Sorpassa quest’ultimo di forza in un’epoca in cui il DRS non esiste, dopodiché approfitta delle sventure dello spagnolo. L’inglese gestisce quindi l’inaspettata leadership sino al traguardo, dimostrando la validità dei correttivi apportati alla MP4-24. Arriverà poi un altro successo in quel 2009, a Singapore, altro tracciato ad altissimo carico.

Il caso del 2013 è invece diverso. È il primo anno di Lewis a bordo di una Mercedes che letteralmente divora gli pneumatici, soprattutto nelle sue mani. La prestazione pura non manca, lo testimoniano tre pole position, ma le gare sono un costante supplizio. Difatti Hamilton non è ancora andato oltre il terzo posto, mentre il compagno di squadra Nico Rosberg ha già vinto due volte. Nella qualifica ungherese, il britannico si fregia della quarta pole stagionale e parte al comando, ma il solito copione sembra ripetersi ancora una volta. L’inglese è difatti costretto ad anticipare il primo pit-stop. Cionondimeno, una volta tornato in pista, tira fuori il coniglio dal cilindro superando rapidamente Jenson Button. È la svolta della gara, perché al contrario Sebastian Vettel, con cui si sta giocando la vittoria, non riesce a fare altrettanto. Alla lunga, Hamilton fa la differenza proprio con quel sorpasso e si porta a casa l’unica affermazione di quell’anno.

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Insomma, non è una coincidenza che Lewis abbia trionfato ben 8 volte all’Hungaroring, un circuito con cui ha evidentemente un rapporto privilegiato. Attenzione al Re Nero, perché ultimamente è tornato a incidere. Lo testimonia la sequenza di quattro podi consecutivi cominciata in Canada e tuttora ancora in atto. D’accordo, Ferrari e Red Bull restano superiori, però mai dire mai. Dopotutto, nel 2021 chi mai avrebbe immaginato di veder trionfare Esteban Ocon in terra magiara? Non è escluso di vedere un GP bagnato e qualche fattore esterno potrebbe correre in soccorso di Hamilton. Il talismano ungherese gli consentirà di spezzare il lungo digiuno e di diventare il primo pilota di sempre a vincere in 9 occasioni differenti il medesimo Gran Premio? La risposta tra pochi giorni.

Foto: @RACINGPICTURE

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