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F1, pagelle GP Austria: Charles Leclerc fenomenale, Hamilton e Verstappen irriducibili, stupisce Mick Schumacher

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Charles Leclerc vince e festeggia con pieno merito al termine del Gran Premio d’Austria, undicesimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno 2022. Sul tracciato del Red Bull Ring il portacolori della Ferrari domina la scena, mette in riga rivali e acceleratore e precede gli ultimi due campioni del mondo, Max Verstappen e Lewis Hamilton. Spunti a pioggia dopo la gara odierna. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara del Red Bull Ring.

LE PAGELLE DEL GP D’AUSTRIA 2022 – F1

CHARLES LECLERC (Ferrari) 10 e lode: cosa aggiungere di più ad una prestazione simile? Parte bene e inizia subito a mettere sotto pressione Max Verstappen. Il DRS gli dà una buona mano e lui inizia ad attaccare l’olandese. Lo passa con un attacco splendido in curva 4, dopodiché inizia a girare con un ritmo di un secondo superiore al rivale. Lo passa dopo ogni cambio gomme e tutto sembra portarlo verso una comoda vittoria. Il problema all’acceleratore nel finale fa trattenere il fiato a team e tifosi, lui battaglia con la sua macchina e conduce in porto una vittoria di estrema importanza. Straordinario!

MAX VERSTAPPEN (Red Bull) 7.5: poteva essere una domenica complicata per lui, invece si è trasformata in una occasione per consolidare le leadership delle due classifiche. La vittoria è andata alla Ferrari di Charles Leclerc, ma il ritiro di Carlos Sainz ha vanificato una doppietta che si stava andando a completare in maniera abbastanza comoda. L’olandese, a quel punto, è potuto salire in seconda posizione e, con il cambio gomme finale, ha potuto fare suo il punto addizionale per il giro più veloce in gara. Per “Super Max”, quindi, da un potenziale -11 nei confronti del monegasco, si è passati ad un -6 decisamente migliore. Saper limitare i danni nelle domeniche più complicate, fa sempre la differenza…

F1, GP Austria: Charles Leclerc vince da campione! Super Ferrari, ma va a fuoco il motore di Sainz

LEWIS HAMILTON (Mercedes) 7.5: ancora un podio. Non brillante come quello di Silverstone, certo, ma è comunque un altro ottimo risultato. Oggi la sua maestria nel gestire le gomme ha fatto la differenza e ha pagato dividendi. Da ottavo a terzo è un balzo in avanti davvero eccellente. Chiude con un distacco abissale (+41.2 da Charles Leclerc), ma che la W13 non sia una vettura da primato lo sapevamo già.

CARLOS SAINZ (Ferrari) 8: reduce dalla prima vittoria in carriera, stava andandosi a costruire una piazza d’onore importante, sia per lui, sia per il team. Ma, proprio mentre stava andando a superare Max Verstappen, il motore della sua F1-75 lo ha abbandonato facendolo finire in mezzo alle fiamme. Davvero sfortunato e del tutto incolpevole.

SERGIO PEREZ (Red Bull) S.V.: una domenica assolutamente da cancellare per “Checo”. Dopo una bella Sprint Race puntava al podio senza mezzi termini, ma la sua gara finisce, sostanzialmente, in curva 4 nel corso del primo giro. Il contatto con George Russell gli rovina la vettura e lo retrocede a fondo griglia. Il ritiro dopo qualche tornata è inevitabile.

GEORGE RUSSELL (Mercedes) 6: una gara non propriamente scintillante per il giovane inglese. Scattava dalla quarta posizione e vi rimane (esattamente come nella Sprint Race) condizionato dal contatto al via con Sergio Perez. La sua W13 perde colpi e lo costringe ad una sosta anticipata. Tutto si complica e, alla fine, conquista il massimo possibile.

ESTEBAN OCON (Alpine) 7.5: un quinto posto che sa di vittoria per il francese. La sua Alpine non è certo una vettura che può vincere, ma lui è bravo a tenersi lontano dai guai ed a procedere con un buon ritmo. Chiude a soli 9 secondi da George Russell, davvero un risultato da incorniciare.

MICK SCHUMACHER (Haas) 8: già di per sé la sesta posizione è un vero e proprio fiore all’occhiello per lui e per la Haas, ma come è arrivata che fa davvero stropicciare gli occhi. Oggi il giovane tedesco ha corso da vero protagonista, battagliando dal primo all’ultimo giro e piazzando sorpassi a “vittime” anche illustri. Vince anche il duello interno con Kevin Magnussen (voto 6.5) e chiude un ottimo weekend nel migliore dei modi.

FERNANDO ALONSO (Alpine) 7.5: partiva dal fondo del gruppo e chiude decimo. Non è tanto il punto conquistato che ci conferma come lo spagnolo abbia un cuore immenso quando entra in macchina, ma il dito sventolato in faccia a Yuki Tsunoda (voto 4) in segno di “no”, a quasi 300kmh in fase di sorpasso, è stato qualcosa di pazzesco!

PIERRE GASLY (AlphaTauri) 3.5: che fine ha fatto quel pilota in grado di mettere in discussione le scelte dalla Red Bull fino a pochi mesi fa? Da diverse gare è letteralmente sparito ed appare in enorme difficoltà. Oggi tra errori, penalità assortite e contatti provocati, è stato largamente il peggiore in pista.

Foto: LPS Xavi Bonilla

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