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F1, perché la Ferrari è andata così piano in gara: temperatura, pioggia lieve e tutte le chiavi di una vera Caporetto

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Un’altra Caporetto per la Ferrari al termine di questo 13° round del Mondiale 2022 di F1. In Ungheria si era detto che l’obiettivo fosse la doppietta e le cose non sono andate proprio così, visto che le due Rosse dello spagnolo Carlos Sainz e del monegasco Charles Leclerc hanno concluso in quarta e sesta posizione.

Domanda ovvia: perché? La risposta immediata è: non ha funzionato nulla, ma è opportuno argomentare meglio ed essere più specifici. In primis, la Rossa ha sofferto i cambiamenti climatici a Budapest (Ungheria) che già vi erano stati ieri con l’arrivo della pioggia e temperature più basse.

Se è vero che le due F1-75 venerdì con il caldo afoso volavano, sabato e domenica facevano più fatica, o almeno questo discorso riguarda soprattutto Carlos Sainz. Lo spagnolo, infatti, si è lamentato di un bilanciamento negativo della vettura tale da compromettere lo stato delle sue gomme, rendendo impossibile attaccare e difendere le posizioni di vertice. In questo senso, la strategia, sulla falsariga di quella di Lewis Hamilton, era quella giusta e la controprestazione è evidente visto che Carlos è giunto alle spalle del britannico (secondo).

F1, GP Ungheria 2022. Max Verstappen ipoteca il Mondiale, Ferrari umiliata

Strategia, invece, decisamente discutibile su Charles Leclerc. Il monegasco con le gomme medie stava esprimendo un grande ritmo, permettendosi anche il lusso di un magnifico sorpasso ai danni di George Russell. Vetta della classifica presa e ritmo decisamente buono. A quel punto, l’entrata ai box di Max Verstappen (vincitore), ha portato la Ferrari a volersi coprire e Leclerc ha montato però le gomme dure che nei fatti hanno affossato la sua gara in maniera chiara. Un disastro poi completato dalla nuova sosta per virare sulle soft, precipitando in sesta piazza.

Ci sarà di cui parlare, ma la sensazione è sempre la stessa: quando ci sono situazioni in cui serve reattività e adattabilità la Ferrari manca sia sul piano delle prestazioni che della lettura strategica. Per questo, il Mondiale è sempre più nelle mani di Verstappen, oggi vincitore nonostante una partenza dalla decima casella. I numeri parlano chiaro: l’olandese guida con 258 punti e 80 lunghezze di margine su Leclerc; nei costruttori Red Bull ha 431 punti rispetto ai 334 di Ferrari, che deve guardarsi ora anche dalla risalita di Mercedes (304 punti), visti il secondo e terzo posto di Hamilton e di Russell. Dopo la pausa estiva si riprenderà da Spa (Belgio) e che Ferrari vedremo? Lo scopriremo…

Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI

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