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Giro d’Italia Donne, Giada Borgato: “Van Vleuten teme molto Marta Cavalli. Longo Borghini da top5, se non da podio”

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Giada Borgato

Abbiamo raggiunto telefonicamente a Cesena Giada Borgato, ex ciclista e oggi impegnata al commento tecnico ai microfoni della Rai per il Giro d’Italia Donne 2022. Insieme a lei abbiamo stilato un bilancio delle prime tappe e parlato del movimento femminile che è sempre più in crescita grazie alle imprese delle nostre ragazze che hanno formato una sorta di “dream team”.

Giada, ad oggi qual è il bilancio di questo Giro Donne?

“Se parliamo di percorso per ora mi è piaciuto molto. Il prologo iniziale ha lasciato distacchi molto brevi e quindi è ancora tutto aperto. A livello di risultati invece abbiamo le migliori al mondo che si stanno mettendo in mostra e quindi è stata una bella partenza”.

Il ciclismo femminile sta crescendo sempre di più anche a livello mediatico, corsa trasmetta anche dalla Tv di Stato…

“E’ un grande passo in avanti. Gli ascolti stanno andando alla grande e noi siamo felici. E’ quello di cui il ciclismo femminile aveva bisogno. Sono soddisfatta di quello che stiamo facendo”.

Com’è percepito secondo te il ciclismo femminile rispetto a quello maschile?

“C’è ancora tanto da fare, stiamo facendo molto a livello mediatico ma c’è bisogno ancora di una spinta e quindi più pubblicità per fare conoscere ancora di più gli eventi del ciclismo femminile”.

Abbiamo tante ragazze italiane forti, una sorta di “dream team”. Marta Cavalli è una di queste. Pensi che possa dare del filo a torcere ad Annemiek Van Vleuten? 

“Sì, penso che Marta sia l’antagonista numero uno per la Van Vleuten. La Cavalli è molto sicura di sé e ha una squadra molto forte intorno. La Van Vleuten secondo me teme molto la Cavalli. Anche Elisa Longo Borghini sta andando forte, ha detto di non essere qui al Giro per la classifica generale ma io non ne sarei così sicura. Ci sono salite lunghe e quindi bisognerà capire la sua tenuta però la vedo sempre tra le favorite e penso che possa puntare ad una top-5 se non al podio. Ha le qualità per poterlo fare, sta spendendo tanto per aiutare la Balsamo ma ci può provare”.

Chi vedi quindi come favorite del Giro Rosa?

“Van Vleuten e Cavalli. Loro due secondo me sono le più forti sia fisicamente che mentalmente, poi tutto può succedere”. 

Tra le giovani italiane invece chi vedi per le corse a tappe? E qualche scalatrice?

“Silvia Persico ha l’ambizione delle generale e secondo me è una ragazza da seguire. Gaia Realini è una bella scalatrice, il suo limite sono le cronometro e le gare piatte, però è giovanissima alle prime esperienze su strada e quindi ha margini di miglioramento. Cristina Tonetti è un’altra giovane che può fare bene, è una passista ma tiene bene anche in salita e poi Barbara Malcotti è un’altra ragazza da tenere d’occhio. Sono tutte molto giovani e quindi devono capire dove hanno delle lacune e margini di miglioramento per poter crescere”. 

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