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Ciclismo
Giro Donne 2022, Alessia Vigilia: “Scelte sbagliate, alla Fassa Bortolo sono rinata. Sogno la Nazionale”
Nelle categorie giovanili Alessia Vigilia era stata una delle azzurre più vincenti, con un palmares di lusso: prima ai Campionati Italiani a cronometro junior nel 2016, seconda agli Europei lo stesso anno, poi è arrivata la medaglia più importante, quella d’argento ai Mondiali di Bergen a completare una doppietta da sogno in Norvegia con la connazionale e amica Elena Pirrone (poi trionfatrice anche della prova in linea). “Ho fatto sicuramente bene da junior, forse le aspettative erano alte”, ci dice in esclusiva ai microfoni di OA Sport.
Attesissima al passaggio tra le grandi, la nativa di Bolzano, forse arrivata troppo presto nella categoria maggiore, ha trovato alcune difficoltà. Due anni alla Valcar, dove comunque qualche buona sensazione c’era (da segnalare un eccellente decimo posto alla Classica di San Sebastian): “Mi sono ritrovata i primi due anni in Valcar, il primo anno è stato difficile per motivi personali, per via della Maturità, poi ho avuto un po’ di problemi di salute, ho dovuto togliere le tonsille perché avevo continuamente la febbre, ho ricominciato a correre che era luglio. A maggior ragione quando la preparazione invernale non è al top fai molta fatica. Mi sono concentrata tanto sul fare esperienza, aiutare il più possibile le mie compagne di squadra. Nel 2019 ho avuto una buona annata, essendo il secondo anno. Con le mie caratteristiche, non essendo veloce, è difficile emergere”.
Poi la svolta con il passaggio in Spagna alla Cronos Casa Dorada Women Cycling, con due annate prive di risultati: “Effettivamente sono proprio sparita di scena. Il primo anno per il Covid, il secondo per scelte sbagliate”.
Ora però il ritorno in Italia, in una realtà importante a livello nazionale come la Top Girls Fassa Bortolo: “Sono davvero felice di aver trovato questa squadra, non so se è una rinascita, ma è sicuramente un buon punto di partenza. Sono molto contenta del percorso fatto fino ad ora, ho trovato persone che mi hanno dato fiducia e mi hanno aiutato a trovare la serenità che avevo perso, facendomi tornare la voglia di tornare in bici ed essere aggressiva, provare ad andare in fuga, che è quello che ho sempre fatto”.
Le sue caratteristiche: “Sono una passista, mi difendo bene in salita quando il peso è giusto. Faccio tantissima fatica in volata, che non è il mio terreno. La specialità che preferisco è quella della cronometro”.
Gli obiettivi: “Terminare in Giro, continuare a crescere e ottenere qualche buon risultato”.
Il sogno della Nazionale, dopo le due medaglie in azzurro degli anni scorsi: “Resta, sicuramente, mi piacerebbe tornare competitiva ad alti livelli, anche se si è alzato il livello generale”.
Foto: Giorgia Monguzzi