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IndyCar, torna la battaglia tra i muri di Toronto

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Dopo due anni d’assenza torna finalmente il GP di Toronto, 10mo atto di una stagione oltremodo interessante che continua a regalare delle corse molto imprevedibili. Riparte l’azione dall’Ontario, tracciato unico nel suo genere che si articola intorno all’Exhibition Place.

La pista ha una metratura di 2 chilometri ed 874 metri, intervallati da 11 interessanti pieghe con un perfetto mix tra asfalto e cemento. Stiamo parlando di una delle piste più corte dell’intero campionato, il penultimo impianto non permanente prima del GP di Nashville.

Al comando della graduatoria generale c’è ancora lo svedese Marcus Ericsson (Ganassi #8), leader con 321 punti contro i 301 dell’australiano Will Power (Penske #12) ed i 287 dell’americano Josef Newgarden (Penske #2). Sarà per molti un tracciato tutto da scoprire quello canadese che è stato escluso negli ultimi due anni per l’emergenza sanitaria. È lungo l’albo d’oro di questa competizione, disputata per la prima volta nel 1986 con il successo di Bobby Rahal.

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Will Power (2007/2010/2016), Simon Pagenaud (2019), Scott Dixon (2013 race-1 e 2/2018) e Josef Newgarden (2015/2017) spiccano attualmente tra la ‘lista’ dei vincitori che sono ancora presenti nello schieramento. In una pista speciale come quella di Toronto non dimentichiamoci della presenza di Colton Herta (Andretti #26), pilota che cerca di tornare a vincere dopo una lunga pausa. Attenzione anche alle McLaren, indietro in quel di Mid-Ohio con il messicano Pato O’Ward #5 e Felix Rosenqvist #7 dopo aver avuto dei problemi.

Foto. LaPresse

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