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Calcio
José Mourinho, dal Triplete alla Conference League
È finito. È un “normal one”. Non è più al passo coi tempi.
Sono solo alcuni dei commenti che si sono letti negli ultimi tempi su uno degli allenatori più vincenti e chiacchierati della storia: José Mourinho da Setubal. Ci aveva probabilmente abituato troppo bene, direbbe qualcuno. Tanto da spingere diversi commentatori a credere che solo dopo qualche stagione “a vuoto” (l’ultimo trofeo era stato proprio l’Europa League conquistata con il Manchester United nel 2017) fosse già arrivato il tempo di scrivere la parola fine.
Per carità, José Mourinho ha fatto di tutto nel corso della sua carriera per attirarsi le critiche anche più crudeli. Una personalità straripante che si è costantemente esaltata in un universo sportivo in cui non sembrano esserci altre opzioni che amarlo od odiarlo alla follia. Con la vittoria della nuova “Conference League”, Mourinho è diventato il primo allenatore a vincere tutti i trofei europei attualmente in palio. Consegnando alla tifoseria giallorossa l’agognato trofeo europeo inseguito per tantissimo tempo. Un’altra vittoria inaspettata, di quelle che da sempre appassionano i fan dello sport in giro per il mondo, a circa 12 anni dalla vittoria del triplete nerazzurro.
Ma chi si ricorda le vecchie conquiste dell’allenatore portoghese? Ecco le sue vittorie più indimenticabili.
Il Porto sul tetto d’Europa
Per tanto tempo, prima che la sua fama e bravura si affermassero definitivamente su scala mondiale, il biglietto da visita di José Mourinho probabilmente recitava un solo, incredibile, risultato: “L’allenatore che ha vinto la Champions League col Porto”. In un’edizione della Champions League destinata a rimanere nella storia per la sua imprevedibilità, il Porto riuscì a imporsi in finale contro il Monaco (altra grande outsider della competizione), dopo aver prima eliminato squadre del calibro di Deportivo La Coruña (che a sua volta aveva eliminato il Milan in una doppia sfida altrettanto imprevedibile) e Manchester United. Nell’ultimo atto della competizione, la vittoria non sembra essere mai in discussione e si concluderà con il netto risultato di 3 a 0. Reti di Carlos Alberto, Deco e Alenitchev. È l’inizio della “golden age” per l’allenatore portoghese.
Finalmente Chelsea
Ai giovani appassionati della Premier League potrà sembrare assurdo ma c’è stato un tempo in cui il Chelsea FC era ben lontano dall’essere la corazzata che a tratti ha dominato il calcio inglese ed europeo degli ultimi anni. Anzi, chi ben ricorda sa come sia esistito un periodo in cui ci si chiedeva se il Chelsea avrebbe mai più vinto qualcosa.
Mourinho, che nel corso della sua carriera avrà sempre un legame particolare con le “mission impossible”, prende la guida del blues nel 2005 e alla sua prima stagione riesce subito a porre fine a una maledizione che durava da ben 50 anni: il Chelsea diventa campione d’Inghilterra. Drogba, Lampard, Essien, Robben, Terry, Carvalho e Cech, sono solo alcuni dei campioni che dominarono ininterrottamente la Premier League per ben due stagioni. Meno fortunate le sue campagne europee alla guida del club del West London.
L’impresa più grande
Nel post-calciopoli l’Inter è nettamente la squadra più forte d’Italia e, potenzialmente, una delle rose più competitive sul panorama europeo. Nonostante questo però, l’avventura in Champions stenta a decollare sotto la guida di Mancini, con il quale le strade si separeranno dopo l’ennesima eliminazione agli ottavi di finale contro il Liverpool.
Subentrato nella stagione 2008-2009, Mou riesce subito ad imporsi in campo nazionale ma anche lui si deve arrendere, proprio agli ottavi di finale, contro il Manchester United (poi vincitore della competizione). È nella stagione seguente che Mourinho compie quella che è a tutti gli effetti il vero capolavoro della sua trionfante carriera: “Il triplete”, la vittoria di tutti i trofei nazionali e internazionali a disposizione nel corso di una stagione. Un’impresa riuscita solo a una manciata di compagini in Europa.
L’ultima gioia per i Red Devils
Certo, paragonata alle esperienze precedenti, l’avventura di Mourinho al Manchester United viene storicamente ricordata come “minore”. Vero. Anche se le fatiche e le umiliazioni subite dal prestigioso club inglese in epoca recente (nonché gli ormai infiniti cambi di allenatore) hanno spinto diversi analisti a rivalutare le vittorie di quella stagione. L’allenatore portoghese, infatti, è stato l’ultimo a sollevare un trofeo per i Red Devils. Addirittura ben tre trofei nel corso di una stagione, un mini triplete: Supercoppa Inglese, Coppa di Lega e Europa League.