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Mohamed Farah: “Felice di avere raccontato la verità”. Le autorità non apriranno un’indagine sull’identità falsa

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Mohamed Farah è tornato a parlare dopo le dichiarazioni shock di ieri. Il pluri Campione Olimpico e del Mondo di 5000 e 10000 metri aveva infatti confessato di essere entrato in Gran Bretagna con documenti falsi e che il suo vero nome è Hussein Abdi Kahin. Provenendo dal Gibuti, e non dalla Somalia come aveva sempre dichiarto, era stato accompagnato da una donna che non conosceva e che in seguito si è rivelata una trafficante di migranti senza scrupolo.

L’atleta ha voluto puntualizzare:Mi sento sollevato. Il Regno Unito ormai è il mio paese, se non fosse stato per il mio insegnante di educazione fisica Alan e per tutte le persone che mi hanno aiutato nel corso della mia adolescenza, probabilmente non avrei avuto il coraggio di parlarne. Ci sono tante persone con cui sono in debito, a cominciare da mia moglie che è sempre stata al mio fianco e che mi ha dato la forza di raccontare la mia vera storia“.

Mo Farah shock: “Mi chiamo Hussein Abdi, arrivo dal Gibuti con documenti falsi. Facevo il domestico a 9 anni”

Mohamed Farah ha poi proseguito: “Non pensavo che sarei riuscito a parlarne in pubblico, facevo fatica anche in famiglia. Mi ci è voluto tanto tempo, ma ora sono felice di aver raccontato la mia vera storia“. Le autorità britanniche non hanno intenzione di avviare un’indagine in merito a questa vicenda.

Foto: Lapresse

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