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MotoGP, Andrea Dovizioso saluta la MotoGP: “Non ha senso proseguire se non ti diverti. Per il futuro vedo…”

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La notizia era ampiamente nell’aria, ma ora è arrivata anche l’ufficialità: Andrea Dovizioso dice “addio” alla MotoGP e, di conseguenza, concluderà la sua avventura nella classe regina con il Gran Premio della Comunitat Valenciana di novembre. Una decisione inevitabile per il pilota romagnolo che, dal suo ritorno in MotoGP, non ha che ottenuto le briciole, non dando mai la sensazione di poter essere competitivo come ai vecchi tempi, per colpa anche di una Yamaha del team WithU decisamente insufficiente.

I numeri, come spesso capita, non mentono: l’ex ducatista, infatti, è fermo al 22° posto nella classifica generale con la miseria di 10 punti conquistati e nessun piazzamento nella top10. Davvero troppo poco per un centauro che negli anni scorsi, quando era in Ducati, aveva venduto carissima la pelle contro una leggenda delle due ruote come Marc Marquez. A 36 anni, quindi, “Dovi” saluta la MotoGP: “Quando fatichi a essere competitivo non ti diverti e non c’è ragione per restare”. Le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

Il forlivese, quindi, conclude la sua avventura nel Motomondiale con uno score di primissimo livello: iniziando dal titolo iridato nella classe 125 del 2001, ha corso (al momento) 341 Gran Premi, con 24 successi, ben 103 podi complessivi, 20 pole positions, 22 giri più veloci in gara e 3.789 punti totali. Davvero un bottino che non può essere offuscato da questi ultimi mesi grigi in Yamaha.

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A questo punto, cosa attendere nel futuro per Andrea Dovizioso? L’opzione WSBK, per esempio, non sembra interessare, e gli obiettivi sono altri: “La Superbike non è mai stata un’opzione. Mi piace il motocross, un settore appassionante dove potrei dar vita a un progetto che ho in mente: non ho nulla da dimostrare e a questo punto preferisco divertirmi. Un ruolo dirigenziale in MotoGP? Sono onorato che si pensi a me per posizioni così importanti nel motomondiale, ma al momento non sono pronto ad accettarli. In questa fase non vedo niente che mi interessi particolarmente. La vita mi ha però insegnato che non ha senso chiudere subito le porte. Vedremo in futuro”.

Credit: MotoGP.com Press

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