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Olimpiadi invernali, l’anno prossimo il Cio assegnerà in un colpo solo le edizioni 2030, 2034 e 2038?

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Luglio è il mese generalmente preposto all’inizio dei Giochi olimpici estivi. Al riguardo conosciamo già luoghi e date delle prossime tre edizioni (Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto 2024; Los Angeles, dal 21 luglio al 6 agosto 2028; Brisbane dal 23 luglio all’8 agosto 2032). Curiosamente, però, pur sapendo già tutto sul 2032, non abbiamo ancora alcuna sicurezza in merito al luogo dove si disputerà la precedente manifestazione invernale del 2030. Al riguardo, va sottolineato come nelle ultime settimane si sia verificata un’importante novità, la cui conseguenza principale è stata quella di fornire quantomeno la certezza del fatto che i XXVI Giochi della neve e del ghiaccio si terranno al di fuori dell’Europa.

L’unica opzione proveniente dal Vecchio Continente era quella di Barcellona che, come al solito, è tramontata prima ancora di sorgere. Da più di 30 anni la Spagna viene associata alle Olimpiadi invernali. Almeno Jaca ci ha provato concretamente quattro volte (1998, 2002, 2010, 2014). Dopodiché sono “subentrate” Saragozza e, appunto, Barcellona, però mai andate oltre a dichiarazioni d’intenti o proposte rimaste esclusivamente sulla carta. Dunque, di candidature solide per il 2030 ne sono rimaste tre. In rigoroso ordine alfabetico abbiamo Salt Lake City (Stati Uniti), Sapporo (Giappone) e Vancouver (Canada).

Come si può notare, due provengono dal Nordamerica e una dall’Asia. Si tratta di località rodate, perché in passato ognuna di esse è già stata palcoscenico di una manifestazione a Cinque cerchi (la metropoli nipponica nell’ormai lontano 1972, il centro dello Utah nel 2002 e la città del British Columbia nel 2010). Tutte e tre si direbbero decise ad andare fino in fondo e il Cio dovrebbe prendere la sua decisione nella primavera 2023, durante la sessione che si terrà a Mumbai. Attenzione, però, perché il Comitato Olimpico Internazionale potrebbe anche muoversi a lungo o lunghissimo termine.

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Di questi tempi non è semplicissimo trovare location disposte a impegnarsi con decisione per ottenere i Giochi, soprattutto se guardiamo all’ambito invernale. Basti pensare come sia Pechino che Milano-Cortina abbiano ottenuto l’evento soprattutto grazie alla pletora di rinunce altrui, vincendo la partita nonostante proposte tutt’altro che convincenti, seppur per ragioni differenti.

Dunque, da qui alla primavera del 2023, il Cio avrà l’opportunità di battere il ferro finché è caldo, guardando anche oltre il 2030. Difatti ora come ora l’ipotesi più probabile è quella di assegnare sia l’edizione 2030 che quella del 2034. Cionondimeno, non si può escludere che si possa arrivare addirittura al 2038. D’altronde sappiamo bene quanto peso politico abbiano i due Paesi nordamericani in ambito sportivo. Pertanto non sarebbe sorprendente vedere garantita a entrambi una manifestazione a Cinque cerchi, allo scopo di non deludere nessuno. Resta da capire se i vari Comitati olimpici nazionali siano disposti ad accettare una soluzione a lunghissimo termine, che comunque garantirebbe l’arrivo dei Giochi.

Se così fosse, è evidente come Sapporo possa essere collocata nel 2034 allo scopo di garantire alternanza tra i continenti. L’unica decisione riguarderebbe, allora, chi tra Vancouver e Salt Lake City si accaparrerebbe l’edizione 2030 e chi, invece, dovrebbe pazientare sino al 2038. La partita, però, si giocherebbe dietro le quinte e verosimilmente verrebbe risolta da un accordo tra il Comitato olimpico americano e quello canadese, i quali in fin dei conti sono affini, ben sapendo che una mano lava l’altra e tutte due lavino il viso.  In tutto questo, chi resta ai margini è proprio l’Europa, per la quale la prima possibile “chiamata a Cinque cerchi” sarà verosimilmente nel 2036 in ambito estivo e rischia addirittura di essere dilazionata al 2042 se guardiamo agli sport invernali.

Foto: La Presse

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