Pallanuoto
Pallanuoto, il cuore non basta al Settebello: la Spagna vince i Mondiali ai rigori
Un Rallercoaster clamoroso la finale dei Mondiali di pallanuoto maschile in quel di Budapest. Nel remake della sfida di tre anni fa a Gwangju la Spagna si prende la rivincita sull’Italia: il Settebello nonostante una partita clamorosa, giocata di rimonta, non riesce a bissare il titolo iridato e deve arrendersi ai rigori.
La voglia, l’orgoglio e la classe della banda di Sandro Campagna va comunque più che apprezzata: gli azzurri, costretti ad inseguire, ad un tratto anche sotto di quattro reti, hanno alzato il ritmo e sono riusciti a pareggiare. Solamente la serie dai cinque metri ha portato gli iberici all’oro. La rivoluzione nella rosa però fa ben sperare per il futuro: una giovane Italia è pronta a far saltare il banco alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Partono fortissimo gli iberici, con uno scatenato Munarriz: arriva il break per gli iberici, davanti prima 2-0, poi 3-1. Il Settebello però risponde presente e a fine primo quarto è in parità grazie alle superiorità numeriche sfruttate con Di Somma, Cannella e Bruni. Il secondo quarto è da dimenticare per il Settebello, con la Spagna che è nettamente superiore: in difesa gli iberici sono strepitosi su tutte le offensive tricolori, soprattutto chiudendo al meglio sul doppio centro, mentre c’è un 3/3 in superiorità numerica con Granados protagonista, che vale il 6-3 a metà gara.
Il terzo quarto è una girandola di emozioni. Gli iberici subito con Perrone sembrano praticamente chiudere i conti, guadagnando il massimo vantaggio sul +4, ma il Settebello reagisce con Marziali. Una rete annullata grazie dal VAR cambia gli equilibri e vede gli azzurri riportarsi sul -2 con i gol a Cannella e Fondelli, a segno con l’uomo in più, ma anche sfruttando le parate di Gianmarco Nicosia, entrato al posto di Del Lungo. La Spagna allunga nuovamente, tornando a +3, poi succede l’incredibile: un rigore fischiato agli azzurri, per un timeout chiamato inavvertitamente dagli iberici mentre erano in fase difensiva, che vale la rete di Di Fulvio. Un po’ di fortuna, ma poi il cuore e l’orgoglio del Settebello viene fuori: segnano Dolce e Presciutti con una bordata da lontanissimo che vale il pari, Cannella interviene con un anticipo da sogno sull’ultima superiorità iberica che sarebbe valsa la sconfitta allo scadere e il match va ai rigori. Serie infinita: sbagliano Cannella e Munarriz, si prosegue e Cannella sbaglia ancora, con la Spagna che può esultare.
Italia-Spagna 14-15
Italia: Del Lungo M. , Di Fulvio F. 1, Damonte L. , Iocchi Gratta M. , Fondelli A. 1, Cannella G. 2, Marziali L. 1, Echenique G. , Presciutti N. 1, Bruni L. 1, Di Somma E. 1, Dolce V. 1, Nicosia G. . All. Campagna
Spagna: Aguirre U. , Munarriz Egana A. 2, Granados Ortega A. 4, Sanahuja B. , De Toro Dominguez M. , Larumbe Gonfaus M. , Famera M. 1, Cabanas Pegado S. , Tahull Compte R. 1, Perrone Rocha F. 1, Mallarach Guell B. , Bustos Sanchez A. , Lorrio E. . All. Martin Lozano
Arbitri: Margeta (SLO), Stavridis (GRE)
Note
Parziali: 3-3 0-3 3-2 3-1 Spettatori 5000 circa. Italia 5/7 + 1 rigore, Spagna 6/11. Nel terzo tempo Nicosia in porta per l’Italia. Espulso Di Somma per gioco scorretto a 3.00 del quarto tempo. Ammonito Martin a 7.25 nel quarto tempo. Uscito per limite di falli Sanahuja a 4.25 nel quarto tempo. Tempi regolari terminati 9-9. Ai rigori: Perrone gol, Damonte gol, Granados gol, Cannella parato, Munarriz traversa, Echenique gol, Larumbe gol, Di Fulvio gol, Cabanas gol, Presciutti gol, Perrone gol, Damonte gol, Granados gol, Cannella parato.
Foto: Lapresse