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Rugby, Italia U20: Brunello “Ragazzi dal cuore enorme, battuta squadra molto forte”

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Un terzo posto che vale tantissimo quello conquistato dall’Italia Under 20 di rugby alle Six Nations Under 20 Summer Series. Un terzo posto fantastico perché conquistato battendo l’Inghilterra, una delle regine della palla ovale mondiale. Un successo che bissa il 6-0 ottenuto nell’ultimo Sei Nazioni e che conferma l’ottimo gruppo guidato da Massimo Brunello. E nel post partita l’entusiasmo era palpabile.

“Questi ragazzi hanno un cuore enorme, e sanno regalare emozioni vere: abbiamo vinto una partita complicata contro un avversario difficilissimo, e l’abbiamo fatto come sappiamo fare noi, tenendo fede al nostro piano di gioco, mantenendo lucidità e disciplina anche nei momenti più difficili, come solo le grandi squadre hanno nelle loro cordele parole di coach Brunello, che continua –. In questi giorni si percepiva benissimo lo spirito con cui saremmo scesi in campo, e la consegna delle maglie poi è stata da brividi con i ragazzi del 2002 che la ricevevano per l’ultima volta. Proprio questi ultimi hanno decisamente alzato l’asticella della nostra Nazionale molto in alto, non sarà facile ripetersi, ma chi eredita questa responsabilità ha altrettanta qualità avendo acquisito una mentalità vincente, il nostro lavoro prosegue in buone mani”.

Entusiasmo che si legge anche nella parole dell’estremo Lorenzo Pani, uno dei migliori in campo. “Oggi abbiamo dato tutti qualcosa in più del 100%, abbiamo commesso qualche errore, qualche fallo evitabile, ma davvero oggi volevamo questa vittoria ad ogni costo, consapevoli del nostro valore e della possibilità di ripeterci dopo la vittoria di febbraio”.

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E tra i protagonisti assoluti c’era anche Luca Rizzoli, pilone che ha messo in mostra anche qualità e spirito da trequarti contro l’Inghilterra. “Oggi è tutto bellissimo, dopo la delusione contro il Galles volevamo questa vittoria con tutti noi stessi, e inoltre volevamo confermare quanto fatto nel Sei Nazioni contro questa Inghilterra che resta comunque una squadra fortissima. Fisicamente erano più grossi e pesanti di noi, ma il nostro sistema di ingaggio ha funzionato bene, e lo stesso in touche e nei drive, consentendoci di reggere. Ora la palla passa ai ragazzi del 2003 e 2004, sono fiducioso che sapranno dare continuità al grande lavoro fatto in questi due anni”.

Foto: Mattia Radoni – LPS

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