Oltre Cinquecerchi
Scacchi: miracolo Italia, Norvegia battuta alle Olimpiadi 2022! Vocaturo patta con Magnus Carlsen! Vincono Lodici e Sonis
L’Italia compie un’impresa di proporzioni gigantesche alle Olimpiadi scacchistiche 2022. Contro qualsiasi pronostico, arriva una vittoria che è tra le più importanti dell’intera storia olimpica azzurra, quella contro la Norvegia: 3-1 a nostro favore, e si tratta della terza vittoria consecutiva per il team di cui è capitano Loek van Wely. Questa vittoria lancia l’Italia nelle zone molto alte della classifica, e certifica l’ottimo stato di forma di tutti i componenti della nostra squadra: basti dire che ancora nessuno è stato sconfitto.
OPEN: ITALIA-NORVEGIA 3-1
Daniele Vocaturo (2616)-Magnus Carlsen (2864) 0.5-0.5
Si comincia con la variante di cambio della Caro-Kann: Vocaturo evita le complicazioni dell’attacco Panov-Botvinnik (4. c4) e sceglie la normale 4. Ad3. Carlsen esce di teoria alla nona mossa, concedendo un piccolo attimo di maggiore iniziativa al Bianco. Non si può nemmeno parlare di grande vantaggio, in verità, tant’è che i due giocano con una precisione quasi assoluta. La questione riguarda più il tempo: ne ha di più Vocaturo nelle fasi iniziali, ma Carlsen riesce a invertire la situazione nelle ultime 10 mosse. L’italiano, però, anche quando va a finire con pochi minuti sull’orologio non si scompone, gioca sempre in maniera impeccabile e supera senza problemi questa fase critica. Si entra in un finale di Torre e Cavallo contro Torre e Alfiere in cui il Bianco ha sulla colonna b due pedoni doppiati, il che annulla la forza di uno di essi. Una situazione, in sostanza, molto tranquilla, in cui i pezzi di Vocaturo sono tutti ben collegati. Questo è l’ultimo confronto a concludersi: in precedenza i due ogni tanto vanno a vedere come va sulle altre scacchiere e Carlsen, nel finale, offre alle telecamere un esercizio di mimica facciale che fa capire tutto su quanto accade intorno, con una sconfitta già materializzata. Il Campione del Mondo offre la patta alla 55a mossa: l’azzurro accetta e si porta a casa un grande risultato, che potrà aiutarlo tantissimo in termini di maggior ELO nella classifica mondiale.
Aryan Tari (2672)-Luca Moroni (2584) 0.5-0.5
Forse anche più di Vocaturo-Carlsen, era questa la partita più attesa a causa del precedente dell’ultimo turno agli Europei, che ancora brucia nelle vene del Moro. Si entra in una struttura stile Gambetto di Donna Rifiutato, ma con la particolare 3… a6 del Nero, la variante Janowski riportata alla luce da Carlsen lo scorso anno. L’italiano sceglie 9. Cbd7, una sottovariante rara, per poi esercitare pressione con le Torri sulle colonne a e b. La lotta, però, dura poco: proprio le Torri vengono cambiate tutte e a quel punto si entra in un mediogioco pari e, poi, in un finale altrettanto patto. Non per caso questa è la prima partita a finire, col mezzo punto a testa diviso. Nel frattempo, però, il fuoco sulla scacchiera (per prendere in prestito una locuzione che, in realtà, è il soprannome di Alexei Shirov) è altrove.
Lorenzo Lodici (2553)-Jon Ludwig Hammer (2638) 1-0
Si parte nel segno della Nimzo-Indiana, e in particolare si entra nella variante Sämisch (4. a3), per poi proseguire su una sequenza anche rischiosa, perché è il Nero a tendere verso una posizione preferibile. Hammer, però, sbaglia il tempo dell’arrocco, poi comincia a dover fronteggiare un forte attacco di Lodici sul lato di Re. Il Nero è molto passivo con 20… Da5, una prima perdita di tempo sulla quale il Bianco gioca la non perfetta 21. f5, che però, dal punto di vista umano, significa pressione costante. Nonostante gravissimi guai di tempo del norvegese (4 minuti per 16 mosse, al netto dei 30 secondi di incremento alla volta), quest’ultimo fino alla 30a trova sempre repliche adeguate. Quando a finire in zeitnot è anche Lodici, il finale è semplicemente quasi stile lampo. Dopo un bel sacrificio di qualità volto a garantirsi l’iniziativa, Lodici ha un finale superiore ed è qui che Hammer, semplicemente, crolla: scambia la Donna per la Torre, perdendo materiale e partita, e poi abbandona alla quarantesima. In questo momento l’Italia è 1.5-0.5.
Johan-Sebastian Christiansen (2593)-Francesco Sonis (2543) 0-1
Si entra nella più classica Partita Italiana (Giuoco Piano) che possa esistere, solo che alla sesta Christiansen vuole l’aggressività con 6. e5, una linea che ha un secolo abbondante di vita e va da Adolf Anderssen fino a Carlsen passando per la maggior parte dei giocatori più importanti di sempre. Sonis usa l’arma di Mamedyarov, 10… f5. A uscire dalla teoria per primo è il Bianco, che però si ritrova a peccare di passività in una posizione che, pian piano, vede il Nero dispiegare al meglio le proprie forze e risultare più aggressivo. Si tratta di una posizione davvero tagliente già alla 30a mossa, con un fondamentale vantaggio di tempo di mezz’ora per Sonis, che però non è precisissimo con la 31a e 32a, sebbene sia il Bianco a dover essere attento in questa situazione. Infatti, alla 38a, dopo aver tentato di proporre vanamente la ripetizione di mosse, Christiansen rischia troppo con 38. Dc8+, consentendo a Sonis prima di mettere il Re al sicuro e poi di mettere la Torre sulla pericolosa colonna a. La passiva 46. Td1 fa il resto, e l’azzurro, già in palese vantaggio di materiale, può gestire ben tre pedoni di vantaggio e costringere l’avversario all’abbandono. Il che coincide con la vittoria tricolore già acquisita.
FEMMINILE: ITALIA-FRANCIA 1-3
Meno fortuna per l’Italia femminile, che esce sconfitta dalla Francia in un confronto già difficile in partenza. Le migliori performance sono di Marina Brunello, che riesce a bloccare sulla patta Marie Sebag (oltre 100 di ELO in più) e di Tea Gueci, che riesce a pattare una posizione apparsa ben più che persa dopo che erano passate 50 mosse. Olga Zimina conferma di non essere in grande forma, mentre il problema di Marianna Raccanello è che la differenza di ELO tra lei e Anastasia Savina si fa sentire eccome.
Marina Brunello (2341)-Marie Sebag (2447) 0.5-0.5
Pauline Guichard (2379)-Olga Zimina (2340) 1-0
Tea Gueci (2254)-Sophie Milliet (2396) 0.5-0.5
Anastasia Savina (2367)-Marianna Raccanello (2067) 0-1
Tra parentesi sono riportati i punteggi ELO dei giocatori.
Per quel che concerne gli altri risultati, nell’Open si segnalano i 3-1 di India 1 sulla Grecia e degli Stati Uniti sulla Georgia (patta Caruana-Jobava, ma vincono Aronian e Shankland). Ok anche Polonia, Spagna, Azerbaigian e Olanda, mentre l’Ucraina viene fermata sul 2-2 da Cuba. Da rimarcare il terzo 4-0 consecutivo di India 2, contro la Svizzera, mentre l’Austria batte la Germania nel derby linguistico per 2.5-1.5; sono anche in questo caso terza e quarta scacchiera a fare la differenza.
In campo femminile, invece, il colpo a sorpresa è della Mongolia, che rifila un 3-1 agli Stati Uniti. India 1 sconfigge per 3-1 l’Inghilterra, ma meglio ancora fa l’Ucraina: 4-0 alla Slovacchia. Georgia, Polonia, Azerbaigian e Germania, ognuna con le proprie difficoltà, fanno il resto.
TUTTI I RISULTATI DEL 3° TURNO: OPEN – FEMMINILE
Foto: FIDE / Lennart Ootes