Scherma, Stefano Cerioni: “Solo Trillini e Vezzali più forti di Marini alla stessa età. Lo avrei portato anche a Tokyo”

Un Mondiale di scherma in Egitto trionfale per l’Italia, soprattutto per quanto riguarda la specialità del fioretto: gli azzurri infatti hanno agguantato due argenti nelle prove individuali e, soprattutto, si sono portati a casa il titolo in entrambe le prove a squadre. Alla guida del Bel Paese è tornato Stefano Cerioni.

Le sue parole in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Ho portato la mia esperienza. Volevo che ritrovassero consapevolezza nei propri mezzi e che esprimessero la volontà di salire in pedana per dominare. A ottobre, accettando l’incarico, dissi che il fioretto italiano doveva tornare a far paura. Così è impossibile perdere. Soprattutto gli uomini hanno fatto il salto di qualità mentale. Io sono un offensivista. Ho trovato piena disponibilità, è stata una grande stagione”. 

Su Arianna Errigo, tornata al top dopo un periodo buio: “Sono il tecnico che l’ha fatta esordire in Nazionale. La conosco bene e ho voluto che tornasse forte come prima. Aveva dubbi, non si sentiva più all’altezza anche per via dell’età, ha passato un momento difficile, ma sapevo che il suo talento l’avrebbe rilanciata”. 

Poi il nuovo giovane fenomeno della scherma tricolore, Tommaso Marini: “Lasciamolo tranquillo, è umile. Non montiamogli la testa. Ha un grande talento, un allungo micidiale e una grande scelta di tempo nelle stoccate, ma deve ancora completarsi. È uno dei migliori che abbia allenato. A quell’età soltanto Vezzali e Trillini erano tanto forti. Ha tutto per diventare numero 1. Se non lo farà entro Parigi, ci riuscirà a Los Angeles. Io lo avrei portato anche a Tokyo”.

In vista del prossimo anno: “Riprendere come abbiamo finito, puntando a vincere tutte le gare. Ad aprile scatta la selezione olimpica con la Coppa del Mondo, fino ai Mondiali di Milano. Vogliamo ripeterci e se possibile far meglio. L’Italia deve far paura”. 

Foto: Bizzi Team Federscherma