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Tennis
Tennis, Darren Cahill su Jannik Sinner: “Ha capito di saper giocare a livello di Djokovic, arriverà presto al top”
Jannik Sinner ha terminato la sua avventura a Wimbledon. L’altoatesino si è dovuto arrendere con onore al sei volte vincitore dei Championships, Novak Djokovic, credendo in una fase anche di poterla spuntare essendo avanti due set a zero. L’amarezza per il ko è comprensibile, ma c’è anche la consapevolezza di aver acquisito un feeling con il sul suo tennis in generale importante. Ne ha parlato al Corriera della Sera il suo super-coach, Darren Cahill, che ha rivelato alcuni aspetti interessanti.
In primis il tecnico australiano ha detto apertamente: “Per me il ranking è irrilevante. Fondamentale è mettere il ragazzo nella condizione di lavorare al meglio, ogni decisione in funzione del suo bene. La classifica, se saremo bravi, seguirà“. Da capire l’impostazione di base con Simone Vagnozzi, altro tecnico dell’azzurro, e Cahill ha precisato alla testata che: “Faremo settimane da soli con Jannik e periodi insieme: presto ci spartiremo il calendario. Il periodo di porova di Wimbledon è stato molto positivo. Sinner mi ha impressionato: è umile, spiritoso, ben educato e pieno di passione per il tennis. Queste sono le doti umanamente più importanti per me. Poi viene l’atleta e le sue qualità sono sotto gli occhi di tutti“, le sottolineature.
Un Sinner che, a detta del super-coach, ha tratto tanto di positivo dall’esperienza di Wimbledon e soprattutto dalla sfida contro Djokovic: “Ha capito di poter giocare alla pari con l’ex n.1 del mondo. Non è un’informazione da poco. Ha compreso che una partita con i top player è fatta di fasi e che dovrà alzare l’intensità del suo tennis insieme al livello, come ha fatto Novak dal terzo set in avanti. Jannik, invece, è rimasto allo stesso livello dei primi due. L’ho visto stanco, alla fine: cinque set sull’erba sono brutali. Avrebbe dovuto dosare meglio le energie per non finire in riserva. Imparerà in fretta“, ha precisato il tecnico australiano.
E dunque la convinzione per raggiungere il meglio possibile c’è, anche perché come riferito dal 56enne nativo di Adelaide al Corriere, la più grande qualità del tennista italiano è la convinzione di arrivare al vertice di questo sport. E quindi si pensa ai prossimi tornei e l’idea dell’allenatore aussie è la seguente: “La sua superficie preferita è il veloce. Agli US Open la palla vola, i campi sono rapidi: saremo preparati. Per Wimbledon 2023? Lavoriamo sodo, fidatevi di noi. Quest’anno vincerà Djokovic“.
Foto: LaPresse