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Tennis, Matteo Berrettini: “L’accesso alle ATP Finals 2022 è un obiettivo in cui credo”

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Matteo Berrettini esordirà quest’oggi nel torneo sulla terra rossa di Gstaad (Svizzera), dopo aver dovuto mandar giù il boccone amaro dell’esclusione da Wimbledon per la positività al Coronavirus. Un brutto colpo per Matteo, in un 2022 che di contrattempi per lui ne ha avuti molti. Il riferimento è all’infortunio alla mano destra, con annessa operazione e assenza dai campi.

Tre mesi di stop che il romano era riuscito a dimenticare grazie alle vittorie nei tornei sull’erba di Stoccarda e soprattutto del Queen’s. Successivamente, il Covid e quindi una nuova ripartenza in un evento che ha dei bei ricordi per lui, riportando alla mente la sua prima vittoria di un torneo ATP del 2018.

Sono passati quattro anni ma sembrano 25. Non mi sarei aspettato di iniziare a giocare così bene, di vincere titoli di singolare e di doppio. Il posto è esattamente lo stesso, ma io sono una persona totalmente diversa. Non sto dicendo che sia meglio o peggio, ma sono maturato”, ha raccontato Berrettini in conferenza stampa.

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Raccontando poi le sensazioni a Wimbledon: “E’ stato qualcosa di assurdo, il mio team ha cercato di farmi stare tranquillo. Speravo di negativizzarmi prima del match contro Garin, ma non è stato così. Ho cercato poi di lasciarmi i cattivi pensieri alle spalle e di concentrami sul resto della stagione. Del resto, un riassunto della mia carriera è “O tutto, o niente!“.

Il romano, che quest’oggi scenderà in campo contro il francese Richard Gasquet, ha voglia quindi di riprendere il filo del discorso interrotto, avendo dei traguardi ambiziosi da raggiungere: “Prima di tutto vorrei fare bene nei due Masters1000 che arriveranno quest’estate, ad esempio non ho mai giocato in Canada e mai ottenuto un grande risultato a Cincinnati. Nel frattempo spero di giocare bene già nei prossimi tornei, la stagione è ancora lunga. Le ATP Finals a Torino sono un obiettivo in cui credo“.

Foto: LaPresse

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