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Tour de France 2022, fuga vincente di Bob Jungels a Chatel Les Portes du Soleil. Pogacar e Vingegaard guadagnano 3” sugli avversari

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È Bob Jungels a splendere sulle porte del sole. Il ciclista lussemburghese della AG2R-Citroen, vincitore di una Liegi-Bastogne-Liegi nel 2018, si prende una grande vittoria nella nona tappa del Tour de France, la Aigle-Chatel Les Portes du Soleil di 192,9 chilometri tornando al sorriso dopo 2 anni molto difficili. Una grande azione, arrivando al traguardo davanti a Jonathan Castroviejo e Carlos Verona.

Dopo la solita bagarre nei primi 30 chilometri di giornata, è la Cote de Bellevue, prima salita di questa frazione, a portare via la fuga di giornata. È un gruppone di 21 elementi ad andarsene via, tra cui spicca il solito, indiavolato Wout Van Aert (Jumbo-Visma); con lui Jonathan Castroviejo (Ineos-Grenadiers), Bob Jungels, Benoit Cosnefroy (AG2R-Citroen), Patrick Konrad, Nils Politt (Bora-Hansgrohe), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Carlos Verona (Movistar), Simon Geshcke, Ion Izagirre (Cofidis), Luis Leon Sanchez (Bahrain-Victorious), Kobe Goossens (Intermarché-Wanty-Gobert), Joe Donbrowski (Astana Qazaqstan), Rigoberto Uran (EF Education-Easypost), Warren Barguil (Arkea-Samsic), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Guy Niv (Israel-Premier Tech), Franck Bonnamour (B&B Hotels), Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e Pierre Latour (TotalEnergies).

Il vantaggio di questo nutrito gruppo tocca per qualche chilometro i 3’20”, spazio in cui Uran veste virtualmente la maglia gialla. Il gruppo non si danna l’anima, e anche con questa andatura si stacca Ben O’Connor (AG2R Citroen). E allora, sul Col des Croix, è il compagno di squadra Jungels in testa a decidere di far saltare il banco, seguito da Geshcke che lo segue per passare per primo sul GPM. Il lussemburghese rimane poi da solo e in discesa amplia il suo margine sugli inseguitori, iniziando il Pas de Morgins con due minuti sugli ex compagni di fuga.

Classifica Tour de France 2022: Pogacar ha 39″ su Vingegaard, Caruso 14° a 3’40”

In gruppo l’andatura è gestita dalla UAE di Pogacar, non è un ritmo indiavolato ma fa comunque vittime illustri come Daniel Martinez (Ineos-Grenadiers) ed Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe). In testa, nel tratto più duro di salita Pinot cerca di mettersi all’inseguimento di Jungels ma il suo tentativo è generoso ma poco consistente, scollinando dalla testa della corsa a 20”. Il lussemburghese invece, andando regolarmente, va a vincere, mentre Pinot chiude quarto, scavalcato anche dagli altri due inseguitori. E dopo la curva, fa capolino la maglia gialla: accelerata del gruppo ed un mai domo Pogacar scatta negli ultimi metri per guadagnare qualche secondo sugli avversari. Vingegaard gli rimane attaccato, ma lo sloveno riesce ad imporre lo strappo mettendo altri tre secondi tra sé e tutti gli altri.

Foto: LaPresse

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