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Tour de France 2022, il pagellone: Jumbo-Visma da sogno con Vingegaard e van Aert. Pogacar ci prova, super Philpsen

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Jonas Vingegaard, voto 10: doveva essere la seconda punta della Jumbo-Visma ma nel giro di poco, dopo la caduta di Roglic, si è ritrovato a fare il capitano. Ha fatto sfogare Pogacar nella prima settimana e poi è salito di colpi, facendo il vuoto. Due successi, quelli sul Granon e ad Hautacam che legittimano un dominio assoluto. Ad aggiungersi anche una cronometro mostruosa e la Maglia a Pois. Il danese ha vinto più che meritatamente.

Tadej Pogacar, voto 8: tre successi di tappa, la seconda piazza in classifica generale e la Maglia Bianca. Non possono accontentarlo, perché voleva il terzo trionfo alla Grande Boucle ed era partito con grande convinzione. Sul Col du Granon va in crisi, poi prova disperatamente a recuperare ma, come ammesso, si trova davanti un rivale più forte.

Wout van Aert, voto 9: la Maglia Verde agguantata con il record di punti e ufficiale già a cinque tappe dal termine è la dimostrazione del dominio sotto questo punto di vista del belga. Ad aggiungersi ci sono tre vittorie di tappa (una in volata, una da fenomeno con un’azione da lontano e una a cronometro) e un lavoro strepitoso per Vingegaard. Eccezionale.

Jasper Philipsen, voto 8: sale di condizione strada facendo e nell’ultima settimana è devastante. Due successi di tappa (quello a Parigi ovviamente il più prestigioso) e la convinzione che possa issarsi tra i migliori velocisti al mondo nel giro di pochi mesi.

Geraint Thomas, voto 8: un vero e proprio fenomeno. Dopo una prima e una seconda piazza tra 2018 e 2019 si supera e a 36 anni coglie un insperato podio. Il primo degli umani, alle spalle di due mostri. Non va mai in crisi in salita e a cronometro è ancora tra i migliori al mondo.

David Gaudu, voto 7,5: una quarta piazza di assoluto valore per il transalpino della Groupama – FDJ che trova di gran lunga il miglior risultato della carriera. Può ancora crescere, ma ha dimostrato una gran dose di costanza.

Bahrain-Victorious, voto 4: le continue insinuazioni e i controlli poco prima della partenza non hanno fatto bene, ma la compagine asiatica delude assolutamente sotto tutti gli aspetti, non portando a casa neanche una tappa e ritrovandosi lontanissima con i suoi uomini di classifica.

Mathieu van der Poel, voto 4: il motivo per cui si sia presentato al via di questo Tour de France con una condizione approssimativa non è chiaro. Si fa vedere solamente nella cronometro di apertura, poi scompare e si ritira.

Italia, voto 5: ci si aspettava molto di più. I migliori sono Alberto Bettiol, secondo a Mende, e Alberto Dainese, eccellente nelle volate di gruppo. Filippo Ganna non riesce a timbrare il cartellino a cronometro, Giulio Ciccone è lontano dalla migliore condizione e Damiano Caruso esce di classifica praticamente subito. Passo indietro degli azzurri.

Foto: Lapresse

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