Ciclismo
Tour de France 2022, Italia ancora senza vittorie di tappa: serve la fuga buona o Filippo Ganna nella cronometro. E Dainese…
Siamo arrivati alla decima tappa del Tour de France, avvicinandoci dunque alla metà esatta del viaggio sulle strade transalpine. Scorrendo l’elenco dei vincitori delle varie frazioni, non si può non notare l’assenza di bandiere tricolori accanto ai nomi.
Manca ancora infatti un vincitore azzurro in questa edizione della Grande Boucle. Andando ad analizzare un po’ più a fondo, si nota che nessun italiano è mai riuscito neanche ad entrare tra i primi tre in un ordine d’arrivo. Il miglior risultato l’ha fatto registrare Filippo Ganna nella crono d’apertura.
Nella tappa numero 1 probabilmente ci giocavamo subito la carta più importante per spezzare un digiuno che dura dal 2019. I giorni senza un italiano con le braccia al cielo sono diventati 1081, con l’ultimo successo firmato Vincenzo Nibali nella penultima tappa di tre anni fa a Val Thorens. Per trovare l’ultimo triennio che non ha visto una vittoria italiana al Tour de France, bisogna addirittura scavare fino alle edizioni tra il 1980 e il 1982.
Il Tour è ancora molto lungo e le opportunità non mancheranno. Tante delle attenzioni del tifo azzurro sono ovviamente già puntate sulla tappa numero 20. La seconda cronometro di quest’anno offrirà infatti a Ganna un tracciato più adatto alle sue caratteristiche, più lungo e dove si può fare maggiore velocità.
Di certo però i corridori azzurri non staranno a guardare fino ad allora. Alberto Bettiol ha dimostrato di avere una condizione importante, prima col quinto posto a Losanna e poi con una prestazione sempre all’attacco oggi che ha favorito il compagno Cort. Sarà importante, tanto per lui quanto per corridori come Giulio Ciccone, Luca Mozzato o Mattia Cattaneo infilarsi nella fuga giusta. Ci sarebbe anche la carta Alberto Dainese. Lo sprinter della DSM non ha fatto meglio di settimo sinora in uno sprint. La concorrenza è tanta e di enorme qualità, ma di certo il 24enne continuerà a provarci.
Foto: LaPresse