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Ciclismo
Tour de France 2022, le pagelle di oggi: Hugo Houle emozionante, delude Caruso. In crisi Bardet
PAGELLE SEDICESIMA TAPPA TOUR DE FRANCE 2022
Hugo Houle, voto 10: “dieci anni che aspettavo questa vittoria”. Parole da brividi, come quelli visti sul traguardo: il canadese emoziona tutti, si prende un successo insperato e meraviglioso attaccando da lontano ed anticipando i rivali a Foix, dedicando poi il trionfo al fratello Pierrick, scomparso dieci anni fa (investito da un’auto). Il bello del ciclismo è tutto in questa vittoria.
Valentin Madouas, voto 7,5: sfrutta l’aiuto di Storer e la caduta di Jorgenson per centrare una seconda posizione che appariva insperata. Un piazzamento che dà sicuramente morale al transalpino in vista del futuro.
Michael Woods, voto 8: da capitano ad abile scudiero. Il veterano della Israel – Premier Tech oggi è l’alleato migliore per Houle. Si mette a ruota di Jorgenson e protegge al meglio il proprio connazionale, portandolo al trionfo. Per lui una bella terza piazza a completare la festa.
Aleksandr Vlasov, voto 6,5: prova a dare una svolta alla sua Grande Boucle sfortunata il russo della Bora-hansgrohe che va all’attacco dal mattino, chiude sesto ma soprattutto rientra in top-10 in classifica generale. Per lui forma tutt’altro che vicina al 100%.
Damiano Caruso, voto 5,5: una decima piazza che non riscatta assolutamente un Tour da dimenticare fino ad ora. Il siciliano della Bahrain-Victorious centra la fuga giusta, si trova in posizione ideale e crolla sul finale, sintomo di una condizione davvero disastrosa.
Tadej Pogacar, voto 7: è un fenomeno e lo si nota nelle piccole cose. Non si limita ad aspettare l’ultima salita, vuol far saltare il banco e prova ad attaccare in anticipo, sul Port de Lers. Uno, due, tre scatti a tutta, poi quando vede Vingegaard alla sua ruota frena l’entusiasmo e decide di aspettare le prossime giornate.
Jonas Vingegaard, voto 8: impassibile, risponde ai due attacchi di Pogacar con due pedalate e poi si limita a guardare. Se la condizione dovesse rimanere questa anche nei prossimi giorni, sarà quasi impossibile sfilargli di dosso la Maglia Gialla.
Romain Bardet, voto 4: doveva essere la sua tappa, con salite ideali alle sue caratteristiche e la discesa finale molto tecnica, magari per attaccare. Invece il capitano della DSM si ritrova ad inseguire da lontano e a perdere, forse definitivamente, le chance di podio.
Foto: Lapresse