Ciclismo
Tour de France 2022, le prossime montagne: Alpe d’Huez e Pirenei, poi la cronometro. Pogacar attaccherà Vingegaard?
Il Tour de France 2022 ha subito un enorme scossone nell’undicesima tappa: Jonas Vingegaard ha attaccato quando mancavano cinque chilometri alla vetta del Col du Granon e ha rifilato tre minuti di distacco a Tadej Pogacar. Il danese ha strappato la maglia gialla al balcanico e ora può contare su un vantaggio di 2’16” nei confronti del francese Romain Bardet e di 2’22” sul vincitore delle ultime due edizioni. Siamo a metà della Grande Boucle, il margine di Vingegaard è già importante ma le frazioni impegnative non mancano e potremmo anche assistere a un contro-ribaltone.
Domani altro tappone con la Croix de Fer (29 km al 5,2% di pendenza media) e l’arrivo in salita alla mitica Alpe d’Huez (13,8 km all’8,1% di pendenza media). Da non sottovalutare la frazione mossa di Mende e quella di Foix con Port de Lers e Mur de Peguere (9,3 km al 7,9%), lontani però dal traguardo.
A quel punto si andrà sui Pirenei: il 20 luglio andranno affrontati Col d’Aspin e Col de Val Louron-Azet prima dell’arrivo in quota a Peyragudes (8 km al 7,8%), il giorno seguente andranno scalati il Col d’Aubisque (16,4 km al 7,1%) e l’Hautacam (13,6 km al 7,8%) dove è posto l’arrivo. Attenzione poi alla cronometro individuale del penultimo giorno: 40,7 km pianeggianti che potrebbero riscrivere la classifica.
Foto: Lapresse