Ciclismo

Tour de France 2022, Pogacar ha attaccato a ripetizione sulla penultima salita, poi Vingegaard lo ha staccato a Hautacam: cosa è successo nella tappa decisiva

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La tappa numero 18 del Tour de France, l’ultima a proporre il terreno preferito dagli scalatori, ha emesso i suoi verdetti. Jonas Vingegaard è andato a centrare la seconda vittoria di questa edizione, staccando di nuovo il grande rivale Tadej Pogacar, consolidando la sua leadership ed ipotecando il successo finale.

L’ultima battaglia di questa Grande Boucle ha offerto tutto quello che gli appassionati delle due ruote potevano sperare. Lo sloveno ha dato il tutto per tutto sulla seconda salita di giornata, sulle pendenze del Col de Spandelles, attaccando a ripetizione. La prima accelerazione è arrivata a 40 km dal traguardo, sulle prime rampe dell’ascesa, poi un’altra pochi metri dopo, continuando ad accelerare fino all’ultima curva prima dello scollinamento.

Jonas Vingegaard non ha sostanzialmente mai perso un metro, rispondendo pedalata dopo pedalata, stroncando ogni tentativo della Maglia Bianca. Nonostante una salita corsa a tutto gas, le emozioni più forti le ha probabilmente regalate la discesa. Stretta e molto tecnica, ha prima messo in difficoltà la Maglia Gialla che ha rischiato di finire per terra, salvandosi all’ultimo momento. Forse Pogacar ha accelerato in quel momento, cercando di approfittare del problema del rivale, o forse ha solo rilanciato dopo una curva, sta di fatto che pochi tornanti dopo è stato proprio lo sloveno a finire per terra.

Tour de France, Jonas Vingegaard prima resiste, poi stacca Pogacar a Hautacam: vittoria e maglia gialla in cassaforte

La caduta del capitano della UAE ha dato vita a quello che è stato evidentemente uno dei momenti più belli di questo Tour, che racchiude tanto del senso di questo brutale e folle sport. Vingegaard, guardandosi alle spalle e vedendo il rivale sull’asfalto, ha deciso di fermarsi ad aspettarlo. Di certo il danese sapeva di essere più forte e poterlo staccare in salita, forse lo sloveno sarebbe rientrato comunque, ma la stretta di mano tra i due con il cenno di ringraziamento di un acciaccato Pogacar ha scaldato i cuori anche dello spettatore più cinico.

In questo modo i due sono arrivati all’ultima temibile salita verso Hautacam. La Maglia Gialla ha prima ritrovato Tisej Benoot e Sepp Kuss, poi ha potuto disporre di un monumentale Wout Van Aert per fare l’andatura. È proprio sotto la spinta della Maglia Verde che il due volte “campione in carica” ha alzato bandiera bianca. La resa di Pogacar è arrivata a 4000 metri dal traguardo, lasciando a Vingegaard tappa e, con ogni probabilità, vittoria finale. Tra i due ci sono ora 3’26”, decisamente troppi da recuperare nella cronometro di 40 km tra due giorni. Certo, al Tour non si può mai dire la parola fine prima di arrivare sugli Champs-Élysées, ma il secondo storico trionfo di un ciclista danese, a 26 anni da Bjarne Riis, sembra ormai dietro l’angolo.

Foto: LaPresse

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