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Tour de France 2022, Tadej Pogacar senza punti deboli: formidabile anche sul pavé, ma non è una sorpresa…

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Una delle domande più frequenti nell’avvicinamento al Tour de France 2022 è stata: dove si può battere Tadej Pogacar? Le montagne sono il suo habitat naturale ed a cronometro è tra i migliori al mondo. La risposta per qualcuno poteva essere proprio nella tappa odierna, non tanto perchè gli manchino le doti sui terreni più sconnessi, ma perchè un percorso come quello di oggi può risultare una trappola per tutti.

Invece ancora una volta nella trappola ci sono finiti tutti i suoi avversari. Jonas Vingegaard ha forato, Primoz Roglic è caduto, procurandosi per giunta un infortunio alla spalla. Aleksandr Vlasov è rimasto a galla, mentre i capitani della INEOS dovranno ringraziare un mostruoso Wout Van Aert che li ha riportati, insieme proprio a Vingegaard, a soli 13” dallo sloveno.

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In questo caos, con tutti gli uomini di classifica che provavano a salvarsi, Tadej Pogacar non ha lasciato per un istante le prime posizioni del gruppo, portando anche un clamoroso attacco sul quartultimo settore. Perfettamente a suo agio sulle pietre come sullo sterrato, era riuscito a portare il suo vantaggio su tutti, specialisti e scalatori, sprinter e cronomen, anche a 40”, prima che ci mettesse il suo zampino la Maglia Gialla Van Aert.

La domanda quindi per ora rimane senza risposta. Ma d’altronde, dopo la vittoria alle Strade Bianche ed un quarto posto che sapeva di successo al Giro delle Fiandre, perchè mai avremmo dovuto aspettarci qualcosa di diverso? Pogacar per ora rimane un avversario inscalfibile da parte di qualsiasi avversario, su qualsiasi territorio ed in qualsiasi condizione.

Foto: LaPresse

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