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Tour de France, arriva la Super Planche des Belles Filles. Cosa è cambiato: pendenza mostruosa tra il 20 e il 24% nel finale!

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La Planche des Belles Filles è ormai una salita storica del Tour de France e si è meritata l’appellativo di “montagna degli italiani”. Vincenzo Nibali trionfò nel 2014 con indosso la maglia gialla, Fabio Aru vinse nel 2017 e mise paura a Chris Froome in ottica classifica generale, Giulio Ciccone vestì il simbolo del primato nel 2019. In ben tre occasioni su cinque c’è stato un motivo di festeggiare per il Bel Paese. La Grande Boucle ritorna nei Vosgi (venerdì 8 luglio), a due anni di distanza dalle leggendaria crono scalata in cui Tadej Pogacar ribaltò la classifica generale e trionfò ai danni di Primoz Roglic. Quest’anno, però, ci sarà una novità per quanto concerne questa ascesa, perché si arriverà a La Super Planche des Belles Filles.

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Cos’è cambiato? Perché è stato aggiunto l’aggettivo “super”? Il motivo è presto detto: come nel 2019, il traguardo è posto più su, sono stati aggiunti 1100 metri sullo sterrato. La salita misurerà dunque 7 km all’8,7% di pendenza media: si parte ai 532 metri s.l.m. di Plancher-Les-Mines e si arriva ai 1.140 metri s.l.m. della vetta. Stiamo parlando di un’ascesa micidiale che non concede respiro: primo, terzo e quarto chilometro al 9,5% di media, quinto e sesto all’8%, poi ultimo chilometro infernale al 9,5% con una pendenza massima addirittura al 24%.

Tadej Pogacar conserva bei ricordi a La Planche des Belles Filles, si presenterà in maglia gialla dopo il trionfo odierno e cercherà di sfoggiare tutta la sua classe in salita. Il vincitore degli ultimi due Tour de France potrebbe guadagnare ulteriore terreno sui propri avversari di riferimento: al momento il danese Jonas Vingegaard è a 31”, i britannici Adam Yates e Geraint Thomas sono a 39” e 46”, il russo Aleksandr Vlasov a 52”, i colombiani Daniel Martinez e Nairo Quintana a 1’00” e 1’05”. Damiano Caruso e Mattia Cattaneo avranno la possibilità di rinverdire il mito della montagna degli italiani?

Foto: Lapresse

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