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US Open 2022, Novak Djokovic non ci sarà per la questione vaccino. Che occasione per Nadal…

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Per Novak Djokovic, considerando che suonano come molto improbabili i cambiamenti dell’ultima ora, la stagione Slam è finita qui, con i quarti al Roland Garros persi contro Rafael Nadal e la vittoria numero 7 a Wimbledon. La ragione è la stessa che lo ha privato della possibilità di giocare gli Australian Open: le disposizioni in materia di vaccino anti-Covid-19.

La regola in vigore negli Stati Uniti è molto semplice: gli esseri umani che non sono cittadini americani e non risiedono nel territorio americano non possono entrare nel Paese. Djokovic di ciclo vaccinale, com’è noto, non vuol sentirne parlare. Già per questa ragione il serbo non aveva potuto giocare a Indian Wells e a Miami. Non è prevista alcuna via d’uscita legata a infezioni Covid nelle settimane precedenti (uno dei motivi del contendere al tempo di Melbourne).

Un paio di settimane fa, l’ex numero 1 del mondo è stato interpellato circa l’aver mantenuto la propria posizione in tema di vaccini. Lui ha risposto di sì: questo significa, molto semplicemente, niente New York, con altri punti che se ne andranno (nel caso, i 1200 della finale del 2021 persa contro il russo Daniil Medvedev). Stavolta nessuna polemica: la situazione si conosce e ci si regola di conseguenza.

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Chi può approfittare della situazione, allora? S’è visto come Nadal abbia vinto due Slam su quattro e, forse, avrebbe anche potuto mettere nel mirino il terzo, se non fosse stato per l’infortunio addominale che lo ha costretto a rinunciare alla semifinale contro Nick Kyrgios. Chiaramente tutto è legato sia ai suoi tempi di recupero che alla condizione che mostrerà nella stagione nordamericana, qualora la affrontasse. L’indizio sul fatto che vuole provarci è dato proprio dal ritiro ai Championships: non vuole pregiudicare possibilità nella Grande Mela.

Certo, non si tratta dell’unico uomo a potersi porre come obiettivo l’ultimo Slam dell’anno. La lotta sarà particolarmente ampia e sono tantissime le motivazioni. Difficile dire se ci sarà Alexander Zverev, e anche ci fosse sono ben poche le probabilità di vederlo competitivo per la vittoria. Più chance può avere Stefanos Tsitsipas, benché il greco non sia mai neanche andato vicino alle fasi finali. Medvedev, ovviamente, rimane l’uomo che può tranquillamente candidarsi alla difesa del titolo. Da non scartare in alcun modo Matteo Berrettini, del resto è qui che il romano ha colto la sua prima semifinale in uno dei quattro tornei maggiori. E poi Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime. E ovviamente Jannik Sinner, che si sta dimostrando sempre più pronto a mettere in chiaro dove può arrivare. Senza dimenticare ancora Kyrgios. In una parola, edizione molto aperta.

Foto: LaPresse

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