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Wimbledon 2022, Elena Rybakina: “Condannare Putin e la guerra in Ucraina? Non so cosa rispondere”

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Una situazione che fa e farà decisamente discutere. Quest’oggi, sull’erba di Wimbledon, si è tenuta la Finale del singolare femminile tra la kazaka Elena Rybakina e la tunisina Ons Jabeur. Un confronto tra debuttanti in una Finale Slam che ha sorriso a Rybakina sullo score di 3-6 6-2 6-2. Un match tecnicamente non bellissimo, in cui è stata la tensione il fattore discriminante.

Tuttavia, questo match non ha suscitato interesse solo per questioni meramente sportive. Colei che ha conquistato il titolo nei Championships, infatti, è nata e cresciuta in Russia, ma dal 2018 di passaporto kazako. Per questo, visto il ben noto ban nei confronti di giocatori russi e bielorussi in questo Major, è arrivata una domanda in conferenza stampa da parte di un giornalista britannico molto diretta.

Wimbledon quest’anno ha bannato tutti gli atleti russi per la paura in parte della propaganda di Vladimir Putin. Ovviamente tu sei kazaka, ma sei nata e cresciuta in Russia. Condanni la guerra e le azioni di Putin?

In un primo momento la tennista ha dichiarato di non aver compreso il quesito e poi ha dichiarato: “Scusa, il mio inglese non è dei migliori. Non ho capito la seconda parte della domanda. Dal mio punto di vista posso solo dire che rappresento il Kazakistan. Non ho scelto io dove nascere. Questa gente ha creduto in me. Il Kazakistan mi ha supportato molto. Anche oggi ho visto tante bandiere. Quindi non so come rispondere a questa domanda”.

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Palpabile l’imbarazzo per la giocatrice, considerando il fatto che la sua famiglia vive tutt’ora in Russia, dove lei stessa ha trascorso i passati mesi quando c’è stato il lockdown. Per questo, si può comprendere l’impossibilità nel volersi esporre in maniera chiara su un tema così delicato.

Foto: LaPresse

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