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Wimbledon 2022, l’erba ci regala lo Jannik Sinner 2.0. Miglioramenti evidenti, anche con volée e smorzate
Per la prima volta in carriera Jannik Sinner ha raggiunto la seconda settimana a Wimbledon. Un traguardo importante per l’altoatesino che è diventato il secondo italiano di sempre (il più giovane) ad accedere agli ottavi di finale in tutti e quattro gli Slam. Il nativo di San Candido è stato protagonista di una bella vittoria al terzo turno contro il gigante americano John Isner in un match che era un esame significativo per l’azzurro.
Quella di oggi contro Isner è stata certamente la miglior prestazione offerta da Sinner in questa edizione di Wimbledon, con l’altoatesino che è stato molto bravo a trovare le contromisure al servizio dell’americano, decidendo di rispondere anche in maniera aggressiva quasi con i piedi dentro il campo. Anche il piano d’attacco è stato ottimo per l’azzurro, che ha continuato a trovare variazioni con palle corte e discese a rete.
Un Sinner 2.0 sicuramente sull’erba, con i miglioramenti che sono certamente evidenti. Jannik ha cambiato un po’ il suo modo di giocare per adattarsi al meglio proprio su questa superficie. Sull’erba l’altoatesino è cresciuto molto, servendo molto bene e trovando anche continuità a rete, come nel match di secondo turno contro lo svedese Ymer, con l’azzurro che si è trovato a giocare ben cinquantadue punti vicino al nastro, vincendone trentotto.
Numeri decisamente significati, visto che anche con Wawrinka le discese a rete erano state oltre i trenta. Con Vagnozzi e con l’approdo anche di Cahill nello staff tecnico, Sinner sta decisamente cambiando il suo modo di stare in campo. Jannik è più aggressivo, un po’ meno attendista da fondo campo e sempre più propositivo a rete.
Anche la palla corta è stato un fattore molto importante nel gioco dell’azzurro. Soprattutto oggi con Isner è un colpo che ha fatto molto male all’americano, che ha negli spostamenti un punto debole. Sinner sta sentendo molto meglio la palla, sta capendo il rimbalzo sull’erba e sembra sempre più confidente.
Adesso ci sarà la super sfida con Carlos Alcaraz. Lo scontro di chi rappresenta il futuro del tennis, ma che è anche già presente. Servirà la miglior versione del Sinner 2.0, anche perché lo spagnolo pure lui ha mostrato enormi margini di miglioramento sull’erba, ma Jannik ha le armi per provare a regalarsi un posto nei quarti di finale.
Foto: LaPresse