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Wimbledon 2022: un nuovo Sinner si esalta sull’erba. I rimpianti di Berrettini e la delusione di Giorgi
E’ calato il sipario su Wimbledon 2022 con le vittorie di Novak Djokovic ed Elena Rybakina, ma è tempo di analizzare il rendimento dei tennisti italiani in queste due settimane sull’erba inglese. Uno dei protagonisti assoluti è stato senza alcun dubbio Jannik Sinner, capace di spingersi fino ai quarti di finale, ma in casa Italia non sono mancate anche le delusioni, come l’eliminazione precoce di Camila Giorgi ed anche i rimpianti per Matteo Berrettini.
Si diceva di Sinner e del suo fantastico cammino. L’altoatesino ha sfiorato l’impresa nei quarti di finale proprio contro Djokovic, portandosi avanti per due set a zero, prima di subire la solita rimonta del serbo. La miglior partita di Jannik è stata quella agli ottavi contro Carlos Alcaraz nello scontro più atteso tra le due stelle future del tennis mondiale, ma Sinner ha brillato anche contro uno specialista come John Isner, gestendo al meglio il servizio del gigante americano.
Il torneo di Sinner va oltre le vittorie, ma è stato importante anche per i notevoli cambiamenti che si sono visti nel gioco del nativo di San Candido. I miglioramenti al servizio (sia con prima sia con la seconda), un maggior utilizzo della smorzata e soprattutto un gioco a rete più continuo e decisamente più efficace del passato (anche se sul puro gesto tecnico bisogna lavorare ancora un po’). L’erba sembrava essere una superficie nemica ed invece Jannik ha saputo adattarsi partita dopo partita, capendo che anche su questi campi può davvero ottenere risultati molto importanti.
Sinner ha salvato l’onore di un’Italia scottata dalla positività di Matteo Berrettini. Davvero molto sfortunato il tennista romano, che avrebbe davvero avuto una chance enorme di tornare a giocare la finale ai Championships, visto il percorso di quello che sarebbe stato il suo primo avversario, il cileno Cristian Garin, giunto fino ai quarti di finale contro Nick Kyrgios.
Restando sempre nel tabellone maschile, Lorenzo Sonego ha raggiunto il massimo possibile, perdendo al terzo turno contro Rafael Nadal e dagli altri azzurri era davvero difficile pensare di poter ottenere qualcosa in più, visti anche i sorteggi non proprio favorevoli, come quello di Lorenzo Musetti contro l’americano Taylor Fritz.
In campo femminile c’è da segnalare l’ennesima delusione firmata Camila Giorgi. In un torneo che ha dimostrato ancora una volta tutta l’incertezza del mondo WTA, con il primo titolo Slam della carriera di Elena Rybakina, ma anche le sorprese delle tedesche Maria e Niemeier, la marchigiana è uscita malamente al primo turno. Una bruttissima sconfitta contro la polacca Magdalena Frech dopo una partita giocata veramente male. I rimpianti sono per il torneo che poteva essere ma che non è stato, ma ormai con Giorgi è diventata quasi un’abitudine.
FOTO: LaPresse