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Atletica, Antonio La Torre: “Credo in Jacobs per gli Europei, Tortu da medaglia. La 4×100 avrà dei cambi”

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Antonio La Torre, il DT della Nazionale azzurra, aveva già posto da tempo come obiettivo quello di Monaco 2022, un evento continentale per il quale l’Italia potrà contare su 101 rappresentanti, 54 uomini e 47 donne. Ha parlato della spedizione alla Gazzetta dello Sport (Claudio Lenzi), e il focus più importante è legato alla velocità italiana, l’indubbia punta di diamante.

Sui numeri della spedizione azzurra: “A Eugene eravamo in 60, ma gli aventi diritto erano 82. Se pensiamo a questo numero i 101 spaventano molto meno. La grande crescita dell’atletica italiana è sotto gli occhi di tutti e l’effetto Olimpiade è ancora vivo, anche se si conferma un anno tribolato […]”.

Naturalmente il discorso verte sia su Marcell Jacobs che su Filippo Tortu: “Marcell è un bene dello sport italiano, è normale che tutte le attenzioni siano su di lui. […] La sua presenza a Monaco è centrale, dal suo duetto con Tamberi a Tokyo è nato quello spirito di emulazione che vedremo anche all’Europeo. E lui resta il favorito da battere. Sono curioso anche di vedere cosa ha imparato a Eugene Chituru Ali; e la Dosso se riesce ad allungare ancora un pezzettino, oltre gli 80 metri, vale la finale. Nei 200, Tortu sarà una delle cose più belle, quest’anno è andato sempre in progressione, vale un podio importante“.

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L’annuncio importante arriva relativamente alla 4×100, anche per esigenze di programmazione: “L’avete visto con l’elenco dei convocati, ho scelto di abbondare nelle staffette un po’ per non correre rischi, un po’ perché le batterie della 4×100 si corrono lo stesso giorno della finale dei 200 e non me la sento di chiedere a Filippo e Fausto il doppio impegno. Jacobs? L’obiettivo è giocarsela con Inghilterra e Francia, immaginate se dovessimo correre dopo una vittoria di Marcell nel 100… Alle donne dico che è il momento di tirare fuori le unghie: se migliorano nei cambi non sono lontane dal podio, mentre per le due 4×400 l’obiettivo è la finale“.

Anche i 3000 siepi fanno sognare La Torre: “Abbiamo tre rockstar come Abdelwahed e i gemelli Zoghlami che ambiscono al podio. L’esclusione di Feletto? Lo stimo molto, ma come potevo lacriare a casa uno come Ala che è arrivato 9′ all’Olimpiade di Tokyo?“.

Naturalmente, c’è sempre Massimo Stano: “E’ il numero l della nostra spedizione, l’unico capace di ripetere l’oro olimpico a Eugene. Davanti ha una 20 km difficilissima, ma ho grande fiducia“.

Per Gianmarco Tamberi di parole ne servono poche: “Ha scritto tutto lui. Ci serve la sua energia, spero che si faccia un bel regalo di matrimonio“.

Foto: LaPresse

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